E' finita l'era Stramaccioni, è iniziata ufficialmente quella targata Stefano Colantuono: il tecnico è stato oggi presentato alla stampa, ed in una conferenza ricca di spunti ha già fatto intuire quali possano essere le scelte della sua Udinese del futuro. Dal modulo di gioco al possibile addio di Di Natale, ma soprattutto passando per l'Udinese come modello di società vincente nel suo approccio con i giovani. Queste le parole di Colantuono e del patron Pozzo, presente in conferenza. 

 

 

 

POZZO: "STRAMACCIONI VIA PERCHE'..." - "Ha fatto il suo dovere, ritengo sia un ottimo allenatore, giovane. Però allenare questa piazza non è semplice, non basta esserlo. Ci vuole anche la maturità, che è come il vino, che diventa buono dopo alcuni anni. Io sono rimasto un tifoso del mister, sicuramente farà carriera. Ha fatto bene il suo lavoro, ma c'è bisogno di un tecnico autorevole o autoritario che abbia la personalità di tenere vicino questi ragazzotti. Colantuono, fosse stato un anno prima, lo avremmo preso. Perché era una priorità... Stramaccioni non ha titolo di demerito per non avere esercitato l'opzione di rinnovo".

 

COLANTUONO SUI GIOVANI - "Non faccio nomi, non parlo di mercato, fare il punto della situazione non sarebbe rispettoso nei confronti di chi è in rosa. C'è uno zoccolo duro da prendere come esempio. Per ognuno di noi c'è un background, basta vedere, abbiamo lanciato tantissimi giovani, abbiamo ricostruito giocatori che si erano persi. Che si sono ricostruiti, con cui l'Atalanta ha potuto fare mercato, il discorso dei giovani è una cosa un po' annosa, l'importante è che l'Udinese vinca, attraverso i giovani se ci sono in rosa, oppure attraverso i meno giovani. L'obiettivo primario vada raggiunto, con i giovani non ho nessun tipo di problema".

 

COLANTUONO SU DI NATALE -  "Non ci ho ancora parlato, è successo in questi giorni, ho dovuto espletare delle formalità con la vecchia società e con il nuovo club. Parlare di Totò non c'è bisogno, ha fatto i suoi 14 gol se non vado errato, è un valore aggiunto e un punto di riferimento. Come fai a fare delle previsioni su un giocatore che sta ancora bene? Andrà gestito rispetto a un ragazzo di ventidue. Io mi metto a sua disposizione. Sono convinto che al di là dei gol potrà essere una presenza utile, non so se poi ci ha parlato con il Presidente. Poi lo decideremo strada facendo".

 

ANCHE POZZO SU DI NATALE - "Sappiamo che Di Natale non è eterno. Gli altri attaccanti hanno fatto il loro dovere. Ma trovare un grande bomber non è semplice"

 

COLANTUONO SUL POSSIBILE MODULO - "Non mi sono quasi mai adattato all'avversario, bisogna trovare il vestito giusto a questa squadra. Quello migliore è stato il 3-5-1-1 o il 3-5-2, perché spesso Guidolin lo utilizzava. Si può fare anche altro, bisognerà vedere la disponibilità e vedere i calciatori. Non ho mai chiesto di integrarsi totalmente alle mie idee, adattarsi anche a quello che si può fare meglio. Ne vorrò discutere anche con la squadra, ho le mie idee e vanno rispettate. Loro devono darti dei segnali, qual è la cosa più utile all'Udinese. Non credo molto nei numeri, se non metti otto giocatori dietro la linea della palla fai fatica. Se non porti quattro o cinque giocatori verso la porta poi è difficile fare gol, la presenza in area è importante".