Fianco a fianco, a tre curve dalla fine. Sempre insieme, anche per chiudere la storia. Napoli avanti di 3 lunghezze, Inter a caccia. La 36ª giornata di Serie A Enilive in chiave scudetto si snoda in poche ore. Domenica caldissima, temperature che salgono, sbagliare è quasi vietato: alle 18 Torino-Inter, alle 20.45 Napoli-Genoa.
Ecco il punto su nerazzurri e partenopei dal sito della Lega.
COME STANNO INTER E NAPOLI
Giocare prima, giocare dopo, questo è il dilemma. Aprono i nerazzurri con la chance di aggancio temporaneo, poi i partenopei pronti a sfruttare eventuali notizie positive in arrivo dallo stadio Olimpico Grande Torino. L’Inter si presenta all’impegno granata conscia di aver messo nelle gambe 120 minuti contro il Barcellona, ma in questi casi la stanchezza si trasforma facilmente in motivazione. Sì, perché il match di Champions è stato adrenalina pura e ora gli uomini di Inzaghi hanno tirato su energie mentali da spendere con avanzo anche in campionato. Batterie ricaricate, Inzaghi cercherà di indovinare le rotazioni giuste in ottica trasferta piemontese, fondamentale per credere ancora alla rimonta. Il calendario da qui in avanti si ammorbidisce: Napoli e Inter disputeranno lo stesso numero di partite, permettendo così al tecnico piacentino di concentrare le forze sul singolo impegno, preoccupandosi della finale con il PSG solo a giochi fatti, dopo la volata scudetto.
Dal canto suo, il Napoli ha nel mazzo un jolly pesante da sfruttare. Il vantaggio in classifica è fortificante: i campani chiuderebbero in testa anche in caso di pareggio in uno dei 3 match ancora da affrontare. Il jolly, però, in qualsiasi gioco di carte va usato con cautela: tenuto in mano troppo a lungo rischia di mutarsi in dinamite; ecco perché cambiare atteggiamento in questo scenario potrebbe risultare controproducente ai fini del risultato. Contro il Genoa sarà lo stadio Diego Maradona la solita arma in più: Conte sa di doversi confrontare con una squadra solida, capace già di infastidire il Napoli nella gara d’andata, vinta di misura. La spinta dei tifosi in questo senso potrebbe aiutare, il pragmatismo dei padroni di casa sembra inscalfibile, ma sottovalutare il Grifone sarebbe dannoso.
TORINO-INTER, SFIDA APERTA IN MEZZO AL CAMPO
La formazione nerazzurra è in striscia vincente da 5 partite in Serie A contro il Torino e spera di rimanerci anche dopo lo scontro di domenica. L’ultimo successo granata risale al gennaio 2019: 1-0 grazie alla rete di Armando Izzo. Ad oggi la squadra di Vanoli punta a scavalcare il Como per assestarsi nella parte sinistra della classifica, tracciando la rotta verso la prossima stagione. Torino che ha inserito pedine importanti a gennaio: Casadei e Elmas hanno contribuito all’evoluzione del modo di stare in campo. La spinta degli esterni, che già nella prima parte di stagione era una costante, ora raggiunge la sua massima espressione sfruttando la presenza di compagni più pronti alla giocata finale. La crescita di Vlašić e Adams ha infine aggiunto pepe alla macchina di Vanoli. Affascinante (e probabilmente cruciale) la battaglia sulla linea mediana: Barella-Casadei con vista nazionale, Çalhanoğlu -Ricci, play dal gol facile, Gineitis-Mkhitaryan, gli interni con la giocata nel sangue. Tanti duelli, senza dimenticarci delle molte alternative di reparto a cui possono attingere i due allenatori. L’Inter ha fisico, ha gamba e struttura, ma anche il Torino su tutti questi piani può competere. Inzaghi conosce l’importanza di dover indirizzare bene la gara già ai blocchi di partenza, Vanoli è il classico imbucato alla festa che prova a rovinarti i piani.
PALLE ALTE E RITMO, LE CHIAVI DI NAPOLI-GENOA
È un Napoli lanciato, in missione verso il proprio obiettivo. Conte è arrivato a 4 vittorie consecutive, la strada sembra sicura, ma le trappole vanno evitate. Il Genoa - salvo da due giornate - assapora il gusto di provarci. Si sfidano due squadre diverse negli obiettivi, ma simili per caratteristiche. Fase di non possesso senza concedere troppo, duelli uno contro uno come fattore da sfruttare, capacità di attaccare in campo aperto a ritmi alti. Con le dovute proporzioni, Napoli e Genoa giocano (quasi) alla stessa maniera. Gli azzurri dovranno fare molta attenzione a Martín (5 assist fino ad ora) e a De Winter e Vásquez, che predano l’area con il pedigree da difensori goleador. Nell’ultima giornata contro il Milan ha ben figurato l’ex rossonero Messias, al quale andranno i compiti di ripartenza per attivare la vena offensiva da ritrovare di Andrea Pinamonti. Sul fronte partenopeo si percepisce il peso specifico della gara: l’approccio e la velocità di palleggio sono armi sulle quali il Napoli cercherà di costruire la propria prestazione. Davanti saranno probabilmente Raspadori e Lukaku a sobbarcarsi i compiti offensivi: vicini in campo e aiutati dal motore inesauribile di McTominay, a lungo andare sarà molto complicato resistere alla tenacia e alla fame dell’attacco campano.
VIEIRA E VANOLI, L’AIUTO A DISTANZA
E se una mano arrivasse in maniera indiretta? Vieira e Vanoli possono contribuire, chi per un motivo e chi per un altro, alla volata scudetto.
L’allenatore granata è stato vice di Antonio Conte sia al Chelsea, sia all’Inter. Un sodalizio lungo 4 anni, periodo di crescita personale e di abitudine al successo attraverso il sacrificio. Vanoli in conferenza ha già alzato l’asticella chiedendo alla squadra il maggior sforzo possibile da qui alla fine del campionato. I due hanno molto in comune: le squadre generose, il carisma in panchina, la voglia di credere al risultato migliore in qualsiasi situazione. Salsa piccante che si aggiunge alla sfida tra Torino e Inter.
La musica non cambia allo stadio Diego Maradona. A guidare il Genoa ci sarà Patrick Vieira, reduce da una prima stagione da allenatore in Serie A Enilive condotta con sapienza e maturità. Il francese non farà sconti: le parole degli ultimi giorni hanno manifestato la voglia da parte del tecnico di voler provare a battere una big entro la fine di questa stagione. Ci ha provato con il Milan, tenterà di nuovo contro il Napoli. Da ex Inter, sarebbe il regalo più bello da recapitare alla Pinetina. In nerazzurro Vieira ha portato a casa 3 scudetti e 2 supercoppe italiane, lasciando un ricordo positivo prima del passaggio al Manchester City.
Tante storie, il campo che aspetta, i verdetti che incombono. Vieira, Vanoli, Torino-Inter e Napoli-Genoa. Allacciamo le cinture: si viaggia forte, occhi aperti per schivare le buche.