Parole cariche d'orgoglio quelle di Andrea Ranocchia, difensore dell'Inter, intervenuto ai microfoni di assocalciatori.it: il calciatore nerazzurro ha discusso del suo percorso prima di arrivare all'Inter, e sulle caratteristiche che deve avere un buon giocatore.
Ranocchia sulla gavetta fatta dalla C alla A
"C’è chi ha grandissimo talento, chi non può non arrivare, chi magari comincia subito a grandi livelli. Io no, io me le sono fatte tutte le categorie, la C e la B e anche in Serie A sono partito dal Bari, per passare poi al Genoa ed arrivare infine all’Inter. Per me è stata una gavetta molto ma molto utile, non dimentico la C, i 700 km in bus per andare a fare le partite, su campi che poi non erano certo idonei a giocare il calcio: il tutto è stato molto formativo".

Ranocchia sul suo rapporto col mondo Inter
"Essere all’Inter significa intanto, per forza di cose, che devi essere a un livello alto, altrimenti non potresti starci. Il punto fondamentale è e resta il fatto che nessuno regala niente e dunque chi arriva all’Inter, ma anche alla Juve, al Milan eccetera, vuol dire che se lo merita, che è forte e questo prescinde dal fatto che uno giochi 60 o 5 partite. Devi essere comunque funzionale e utile, altrimenti mica sei obbligato a rimanere, no? E questo vale per tutti coloro che arrivano al professionismo, pensando poi ai chissà quanti che non ci arrivano, per le più svariate ragioni, che so, infortuni, testa, altro ancora. E ci sono i livelli, certo, ma chi arriva, merita. Ripeto: nessuno regala niente".