Pasquale Foggia, direttore sportivo del Benevento, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole dell'uomo mercato della Streghe sulla corsa salvezza. 

Intervista a Foggia sulla salvezza del Benevento

Il Benevento, a nove giornate dalla conclusione, ha ben otto punti di vantaggio sulla zona rossa. Come si fa a completare questa missione?

«Semplice, con lo stesso atteggiamento mostrato fino ad ora. Bisogna stringere i denti per un altro mesetto da qui alla fine e portare a casa i punti che servono per mettersi al riparo da ogni sorpresa».

Quanti ne servono? Avete fissato la quota salvezza?

«Tutti dicono anche 37-38, noi puntiamo ai 40 punti per essere sicuri. Poi magari cambieremo idea strada facendo, quando arriveremo verso il traguardo. Se ne serviranno di meno, sarà meglio».

Che cosa sarebbe la salvezza per il Benevento? Un miracolo, un'impresa o cosa...?

«Se dovessimo raggiungere la salvezza rimarrà nella storia di questo club. Abbiamo fatto due apparizioni in serie A e la prima non è stata felice, questa invece sarebbe storica come il campionato di serie B dell'anno scorso. Per il Benevento sarebbe una soddisfazione infinita».

Intervista a Foggia sulla Serie A

Quanto è dura per una società piccola come la vostra muoversi nel mondo della serie A?

«In tema di mercato è durissima se non hai un progetto in testa che parta da lontano. Una neo promossa che non ha blasone deve lavorarci tanto prima di poter arrivare a determinati elementi. Per questo sottolineo tanto quello che stanno facendo i nostri giocatori: siamo arrivati a questo punto della stagione senza entrare mai in zona rossa, questo fa capire una volta di più il valore di ciò che stiamo facendo».

Foggia su Gaich

Una vittoria firmata dal giovane Gaich: com'è nata l'idea di portarlo a Benevento?

«Lo seguivo da tempo, l'idea di prenderlo ce l'avevamo sin da marzo dell'anno scorso. Adolfo è un giocatore che mi è sempre piaciuto, giovane ma di grande personalità. L'avevo visto giocare davanti a 50-60mila spettatori, segnare un gol al River senza fare una piega, mostrando la “garra” che serve in campo e fuori. Per me rimane un attaccante che ha ampi margini di miglioramento e neanche lui sa ancora dove può arrivare. Se ci salviamo rimarrà con noi: abbiamo l'opzione per il secondo anno di prestito, senza condizioni. Dipende solo da noi».

E' anche tempo di rinnovi. Qualcuno ha il contratto in scadenza a giugno (Hetemaj, Tuia, Gori, Manfredini), qualcun altro l'anno prossimo.

«Ci sono stati già degli approcci, appena sarà possibile ci siederemo a tavolino per parlarne. Oggi è fuori discussione che il sogno da raggiungere è quello di “tutti” e non quello del “singolo”. Una volta arrivata la salvezza faremo quello che serve».

 

Foggia (Getty)
Foggia (Getty)