Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il centrocampista del Torino Cesare Casadei ha parlato della sua esperienza in granata suonando la carica in vista del derby con la Juventus.
Torino, le parole di Casadei
"Il derby? Emozionante, tanto emozionante. Ne conosciamo il valore per noi, per la società, per i tifosi. È il mio primo derby: la prima cosa che mi viene mente è che sarò sommerso dalle emozioni. L’importante sarà saperle gestire, restare concentrati e non farsi prendere troppo dal momento per fare quello che bisogna fare. Pur consapevoli della forza della Juventus, in queste partite possono incidere la mentalità, l’atteggiamento e il cuore.
Sin dai primi giorni della settimana si è sentito un clima differente. Martedì, al Filadelfia durante l’allenamento, è stato importante stare con i tifosi: ci hanno trasmesso la loro energia per prepararci al meglio anche dal punto di vista caratteriale e sul piano della volontà.
Abbiamo tantissima fame, è fuori dubbio. Siamo un Toro affamato, abbiamo tanta voglia di riscrivere un pezzettino di storia. Bisognerà tradurre questa fame preparando la partita al meglio: non sarà facile, ce la metteremo tutta. L'errore da non commettere? Entrare con l’atteggiamento sbagliato. Può apparire difficile, perché in una partita così sentita sbagliare l’atteggiamento sarebbe da stupidi. Ma noi più che pensare all’errore da non fare, ci stiamo concentrando su quello che dobbiamo fare: stiamo curando qualsiasi dettaglio".
Il sogno Nazionale
"Non l’ho mai nascosto, per me sarebbe una grande soddisfazione tornare in Nazionale. Ma so che l’unica strada è fare bene con il Toro".
La squalifica di Baroni
"Il mister in panchina può fare la differenza, comunque sia il suo lavoro lo svolge soprattutto durante la settimana. Sappiamo che lì sarà con noi. Sin dal primo giorno, in ritiro, il mister ha sempre speso belle parole nei miei confronti e mi ha sempre dimostrato che crede in me. Mi sta dando tanta fiducia, penso che io sia in un percorso di crescita: mi sta dando modo di sbagliare, di esprimermi, di migliorare.
Mi fido del percorso intrapreso con il mister, con lui potrò avere grandi soddisfazioni. Mi sta aiutando a capire quale deve essere la mia dimensione da calciatore. Sta cercando di farmi capire il mio posizionamento, i tempi di gioco: vede in me grandi doti fisiche da tradurre negli inserimenti e nel riempimento degli spazi. Siamo cresciuti molto fino a diventare più consapevoli: oggi vedo una squadra più matura, abbiamo le idee chiare. Stiamo ingranando".