Alla vigilia della sfida contro il Liverpool, Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa dove ha analizzato la situazione della sua Inter. Tra i tanti temi trattati, le condizioni di Akanji, Acerbi, Dumfries e Darmian.

Le parole di Chivu

Sull'atteggiamento da mettere in campo contro il Liverpool:
"Credo che sia una squadra che fa dell'intensità un proprio motto, una parte della propria identità. Klopp l'ha portata, Slot sta cercando di mantenerla e ci è riuscito, dato che ha vinto la Premier. Quest'anno è partita bene, poi ha avuto difficoltà, ma è una squadra costruita per questo tipo di partite. Sappiamo cosa portano in campo, a livello individuale e collettivo. Noi vogliamo fare come loro, però loro nascono così, hanno una storia e una cultura, legata anche a cosa rappresenta il calcio in Inghilterra, diverso dall'Italia. Non meglio o peggio, ma diverso, e porta ad avere un certo approccio alle gare. È tutto replicabile, dipende dall'atteggiamento dell'avversario e dalle energie: giocando ogni tre giorni non è semplice, non è una lamentela ma un dato di fatto. Vanno capiti i momenti e non va perso l'equilibrio, per non esporsi troppo alla qualità dell'avversario. A tratti bisogna anche riposare, se lo chiedete a Marcus vi risponde che non è facile andare in pressione per 90 minuti di fila".

Su Akanji e Acerbi:
"Manuel oggi non si è allenato, perché non sta bene, vediamo domani. Acerbi credo sia il difensore con più minuti, insieme a Bastoni e Akanji stesso. Bisseck ha cominciato a fare vedere quello che ci aspettavamo, perché c'è il bisogno del contributo di tutti e ultimamente ha giocato di più. Le scelte si fanno in base alle mie intuizioni, all'avversario, a come penso di affrontarlo. Acerbi può giocare due volte in tre giorni, per come è fatto: qualcuno gli ha dato qualcosa che ad altri non ha dato, perché recupera molto in fretta. Può giocare tranquillamente".

Sulla difesa sui corner:
"Ma mista era anche prima dell'Atletico, quando avete fatto un caso su un gol subito e ci girava a tutti, che è stato un caso. Prima veniva interpretata come un disturbo, soprattutto della seconda linea, e ora andiamo più sulla marcatura".

Su Dumfries e Darmian:
"Sono ancora fuori, non so per quanto. Non lo so, onestamente. Migliorano: Darmian sta rientrando, a breve inizierà il programma di condizionamento. Denzel sta lavorando in palestra senza mettere peso: cammina senza dolore, ma ci vorrà del tempo".

Sulla disponibilità dei giocatori:
"Io sono contento di quello che stanno facendo loro, per il mio modo di vedere il calcio e la vita non metto muri, ma sto cercando di costruire ponti, anche per uscire dalla comfort zone. Ho la fortuna di avere giocatori che apprezzano questo comportamento: a volte sono confusi, magari, ma il caos ti fa anche pensare a qualcosa in più. Poi non penso di aver creato troppo caos... Se domani chiedo a Marcus di fare il centrocampista sono convinto lo faccia con piacere. Ho visto belle cose, non per i vostri giudizi, ma per quello che cerco per dare una base. I calciatori danno sempre il massimo e cercano di aiutare la squadra".