Il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue principali dichiarazioni.

Sugli obiettivi

"L'obiettivo è acquisire credibilità, soprattutto nei nostri tifosi: avere la considerazione che stiamo facendo un lavoro che possa portare loro soddisfazioni. Speriamo ci vorrà meno tempo possibile, la squadra deve essere ambiziosa e guardare in alto: ma io spero questo, di aver imboccato la strada giusta".

Sul mercato

"Il mercato della Roma bisogna guardarlo per quello che è stato finora. Sono arrivati Wesley, El Aynaoui, Ghilardi, Ferguson: tutti ragazzi di 20-21 anni che hanno avuto esperienze più o meno importanti. La società si è rivolta a me per andare in questa direzione, che non è usuale per la Roma: sarà così anche se arriveranno altri profili, costruire una squadra che possa crescere. Se ho sentito Fabio Silva? No, in questo mese non riesco neanche a guardare altro che non siano gli allenamenti della squadra... Però è innegabile che ci siano tanti giocatori, si sta entrando nel momento cruciale del mercato: poi per tutte le squadre l'attenzione maggiore riguarda gli attaccanti, fa parte del calcio".

Sui giovani

"Quando ci siamo parlati con la proprietà l'intenzione era rivolto in questa direzione: a me ha dato grande entusiasmo, è una cosa che ho sempre fatto nelle squadre. E' una direzione un po' diversa per la Roma: quando ti rivolgi ad un mercato con giocatori con altri costi, questi magari ti portano effetti nell'immediato ma in prospettiva magari è meno efficace. Ecco perché questo può essere la novità a Roma, è lo stimolo forte che mi ha dato la molla: se riesco a farlo anche a Roma sarebbe straordinario".

Su Dybala e Soulé

"Se possono coesistere? I giocatori bravi possono coesistere sempre: entrambi sono mancini e prediligono la stessa zona, anche se Dybala ha avuto esperienze in zone diverse. Soulé è giovane e ha bisogno di incrementare il raggio d'azione, non avere solo la giocata di rientrare e calciare da fuori: ma per la sua età può avere altre esperienze e occupare altre zone. Ha giocato spesso da quinto mostrando grande duttilità, quando hai grandi qualità puoi muoverti e giocare in diverse zone: questo è un valore, non una difficoltà. Anzi è un limite quando il tuo bagaglio è ristretto a poche zone".