A pochi minuti dal fischio d'inizio di Juventus-Napoli, recupero della 3ª giornata di campionato, il dirigente bianconero Fabio Paratici ha parlato della scelta di Buffon in porta e non solo: tanti i temi trattati ai microfoni di Sky Sport, dal futuro di Pirlo al ritorno di Allegri, alla rosa della Juventus, per chiudere con alcune considerazioni sull'Inter capolista. Di seguito le parole di Paratici.

Paratici sulla scelta di Buffon

Paratici ha parlato della scelta di Buffon in porta: "Avrebbe dovuto giocare già contro il Torino, ma la squalifica ce l’ha impedito. Il mister dopo la conferenza ha parlato con Szczesny per programmare questa e le prossime partite, e di conseguenza ha deciso, in accordo con lui, di dargli un turno di riposo per far giocare Gigi".

Le parole di Paratici su Buffon, Pirlo e Allegri (Getty Images)
Le parole di Paratici su Buffon, Pirlo e Allegri (Getty Images)

Su Pirlo e Allegri

Su Pirlo: "Noi riceviamo pressioni ogni giorno, sia quando vinciamo, sia quando le cose non vanno come al solito. Lo stesso vale per Andrea: si è sempre preso tante responsabilità da giocatore, e le ha sempre gestite con grande carattere".

Su Allegri e l'ipotesi di un ritorno in panchina: "In questo momento pensiamo a lavorare e a fare il meglio possibile. Non c'è nessun ragionamento che va al di là delle partite e della fase tecnica, direi che lascia veramente il tempo che trova".

Sulla rosa della Juventus

Sulla rosa della Juventus: "Quando sono venuto qui undici anni fa, con Del Neri avevamo Bonucci, Barzagli e Chiellini e in tanti ci dicevano di prendere altri difensori. Ma noi eravamo convinto che al mondo ce ne fossero pochi meglio di loro. Penso che i giocatori in questa rosa siano bravi e competitivi, anche a centrocampo. Rabiot è titolare nella Francia, Arthur ha vinto una Copa America, Bentancur ha giocato gare di grande livello, McKennie è una rivelazione del nostro campionato. Non ci sono alibi, ma queste sono annate strane: dobbiamo essere lucidi e fare le valutazioni corrette".

Sull'Inter

Sull'Inter: "Sono partiti con lo stesso tecnico e con un sistema di gioco ben radicato. Conosciamo bene Conte, fa dell'organizzazione di gioco uno dei suoi punti di forza. Noi abbiamo cambiato, non abbiamo fatto precampionato e questo ha portato qualche passaggio a vuoto. Ci vuole un po' di tempo in più: abbiamo giocato 18 partite in un mese e mezzo a gennaio. Ci sono tanti elementi da analizzare, ma questa stagione è più difficile da analizzare rispetto ad altre".