Autore di 9 gol e 8 assist in 27 partite giocate con la maglia del Napoli, Romelu Lukaku punta alla doppia cifra.
Di questo e tanto altro ha parlato l'attaccante belga in una lunga intervista pubblicata oggi dal Corriere dello Sport.
Napoli, le parole di Lukaku
"I difensori studiano l’attaccante, ma anche noi studiamo chi ci marca. È un gioco di adattamenti, qui in Italia la preparazione della partita è molto più importante che da altre parti. E questo rende tutto più interessante... Prima di conoscere Conte odiavo farlo. Odiavo giocare spalle alla porta. Al Chelsea lui fu molto chiaro: “Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me”. Zero alternative. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità".
Le difficoltà sotto porta
"La strada giusta per arrivare in porta si trova sempre. Adesso giochiamo con due punte, ma fino a poco tempo fa ero in mezzo da solo. Io cerco sempre di essere dominante, se sono dominante il gol lo faccio e comunque aiuto i compagni negli inserimenti".
La trattativa lunga col Napoli
"Questo è il business. Il club dice non ti voglio più e decide quando e spesso anche dove finirai. Ma se sei tu a volertene andare, e per ragioni serie, non hai la possibilità di farlo. Ti portano all’ultimo, ti sfiniscono. Le società hanno rapporti con la stampa e ci vuole poco per mettere in difficoltà il giocatore, per far passare l’immagine sbagliata. Credimi, ho visto cose che mai avrei pensato di vedere. Un giorno vorrei chiarire tutti questi aspetti ai più giovani, spiegando chi lavora per loro e chi contro".
La questione peso
"In Inghilterra avevano una percezione sbagliata. Per loro ero lazy, pigro. E io non ho mai reagito agli attacchi, alle critiche. Parlo pochissimo, lascio fare. Sono uno che fa il suo lavoro e poi va a casa dai figli. In Italia il giudizio si è capovolto di 180 gradi. Io un lavoratore. All’Inter ero centouno chili, qui a Napoli novantanove. Ma il mio peso forma è centodue. Novantanove, e non so perché. Alla mattina non mangio mai, seguo una dieta ferrea".
Il rapporto con Lautaro Martinez
"È un ottimo giocatore e un ottimo ragazzo, merita tutto ciò che di bello gli sta capitando. Ha lavorato tanto per questo. Per il campionato uno come lui è prezioso, più i giocatori sono forti e più è prestigiosa la Serie A".