Infuria la polemica su Massimiliano Allegri, dopo gli infortuni in serie che hanno mutilato la sua Juventus in vista della Supercoppa Italiana a Pechino, contro la Lazio. Una morìa che, alla prima preparazione integralmente pensata dal tecnico livornese in bianconero, dopo la “salita in corsa” lo scorso anno sul carro della Juve di Conte, ricorda molto da vicino l’inizio della sua terza annata in rossonero, quella poi fatale, in cui Allegri caricò la preparazione per i preliminari di Champions con il PSV.
Allegri ha tentato di gettare acqua sul fuoco, in conferenza: “Credo che nell’arco della stagione ci siano momenti che hai più infortunati o meno infortunati: il calcio non è scienza, in questo momento ci sono capitati tre infortuni, ma andare a trovare responsabilità in questo è sbagliato, i ragazzi non sono delle macchine. Gli infortuni sono arrivati per quelli che paradossalmente hanno anticipato il lavoro, iniziando una settimana prima. Bisognava accelerare per la Supercoppa Italiana e prendersi dei rischi”.
La soluzione? Semplice: “Cercare di rimanere sereni e modulare i carichi di lavoro”. Ma per il primo trofeo stagionale, la Juventus dovrà fare a meno di Khedira, Chiellini e Morata, in attesa di verificare il recupero di Barzagli. Basterà la serenità a prevalere sulla Lazio in Cina?