Un Bacca ritrovato, sotto porta - non segnava su azione dall'8 gennaio contro il Cagliari - ed imperfetto solo per via d'un rigore, ancora una volta, non preciso. Eppure il colombiano, andato nuovamente in doppia cifra, resta l'uomo d'area che serve al Milan, e contro il Chievo, sabato sera, s'è esaltato: due gol che hanno ampiamente "coperto" l'errore dal dischetto. Il primo, da quando milita in Serie A, peraltro. Ed a giovare ai movimenti in profondità del colombiano, oltre al lavoro degli esterni d'attacco, è stato soprattutto il buon gioco offerto a centrocampo dal doppio regista idealizzato da Montella: sinora Sosa e Locatelli s'erano alternati nel ruolo di perno centrale del 4-3-3, ma contro i gialloblu il tecnico è tornato a dare fiducia a entrambi, relegando in panchina sia Bertolacci che Kucka e Pasalic. Ed i meccanismi di squadra hanno iniziato a funzionare in maniera fluida e lineare: il centravanti ha ricevuto decine di palloni giocabili, ed anche quando in campo è andato il 4-2-4 e s'è trovato a giocare in coppia con Lapadula, Bacca non ha mostrato esitazioni. Che sia definitivamente tornato quello dello scorso anno? Il Milan, e milioni di fantallenatori, lo sperano vivamente.