Giornata di presentazione in casa rossonera per Charles De Ketelaere, nuovo acquisto che da subito sarà a disposizione di mister Pioli.
Il centrocampista offensivo del Milan ha parlato così ai media in conferenza stampa, come riportato da tmw: "Non ho un soprannome. Il mio cognome lo pronunciano in più modi, ma non è così importante".
La nuova avventura al Milan
"Mi piace molto la passione dei tifosi, è per loro che giochiamo a calcio. Sono pronto a seguire i ritmi degli allenamenti a Milanello; sono abituato, devo solo abituarmi ad un livello più elevato.
Le ultime settimane sono state difficili. Sapete cos'è successo, io ho sempre espresso il mio desiderio ai miei agenti di andare al Milan. Ho dovuto cedere qualcosa, ma la cosa più importante per me era arrivare qui. L'attenzione per i giovani del Milan ha avuto un ruolo nella mia decisione, visti i tanti talenti che stanno crescendo qui. Spero anche io di fare lo stesso percorso. Sono tante le differenze, anche il clima è diverso. A Milanello sono rimasto sorpreso dall'intensità del lavoro e degli allenamenti. Si capisce come sono riusciti a diventare Campioni d'Italia, visto che dall'inizio alla fine delle sedute c'è tanto coinvolgimento".L'accostamento a Kakà e la Nazionale belga
"Kakà è stato un giocatore fantastico, ho visto molti suoi video. Ho le mie caratteristiche, spero di portare i successi che lui ha portato al Milan.
La tradizione e la storia del Milan è innegabile, ma è importante concentrarsi sul futuro: la dirigenza guarda a questo e io voglio parteciparvi in prima persona. Voglio dare il mio massimo contributo. Le leggende restano leggende, poi direte voi come io potrò rapportarmi a loro.
Con il ct Martinez ho parlato, ma non ha influenzato la mia scelta. Era consapevole che io sarei andato in un club di alto livello in cui avrei potuto giocare: sta a me dimostrare di meritarmelo".La chiamata di Maldini e il rapporto con Ibra
"Per me è stato un grande onore, mi sono sentito orgoglioso quando mi ha chiamato. Ora è decisivo nel Milan anche come dirigente. Ha prevalso l'idea del progetto, mi ha veramente attratto. Da Ibrahimovic potrò imparare tantissimo da lui, così come dagli altri compagni. Averlo a fianco negli spogliatoio mi darà una grande emozione".
Il suo ruolo e l'esordio già a Vicenza
"Credo di avere delle buone qualità tecniche, un buon tocco, capace di abbassarmi, di fare assist e di dare una mano nella finalizzazione. Sono stato impiegato in varie posizioni, ma mi piace di più quella offensiva: prediligo essere un trequartista d'attacco, anche un 9 o un falso 9. Sono pronto per giocare già domani a Vicenza. Non vedo l'ora. Il mister mi ha detto che mi farà giocare qualche minuto".