Ha parlato a BarSport su TvParma il D.S. del Parma Daniele Faggiano dopo la partita con l'Empoli: "Questo punto ce lo teniamo stretto, sono contento. Quel 29 stava iniziando a pesare. L’Empoli ha vinto 3-0 con il Sassuolo, una squadra che fa la Serie A da tanti anni. Penso ci sia troppo pessimismo per questo 3-3 che mi sembra un po’ esagerato. Sapevamo che dovevamo soffrire, sappiamo che dobbiamo soffrire: non dimentichiamoci che siamo una neopromossa".

Disavventura per Sepe: "Alcuni tifosi dopo Parma-Napoli se la sono presa con Sepe. Luigi è un ragazzo forte e sensibile, arrivato qui con lo stimolo giusto. Stiamo cercando anche di riscattarlo nei termini e nei modi in cui possiamo arrivare. È stato mancato di rispetto a Sepe e al Parma dopo la gara con il Napoli, ci sono cose sulle quali non si scherza. E qui invece di spegnere il fuoco siamo a volte capaci addirittura di alimentarlo. A fine partita è tornato indietro a recuperare il suo asciugamano, i tifosi del Napoli lo hanno salutato e lui cosa doveva fare? Girarsi dall'altra parte? C’è anche il rispetto, senza dimenticare che lui è nato a Napoli. Quando il Parma perde, Gigi è il primo ad arrabbiarsi e ad incitare i compagni ad andare sotto la curva del Parma".

Il futuro di Faggiano: "Il mio obiettivo è salvarmi con il Parma. Per adesso vi posso assicurare che non mi ha chiamato mai nessuno. Se mi dovesse chiamare qualcuno i primi a saperlo sarebbero Pizzarotti, Ferrari e tutti i soci del Parma. Mi dà fastidio perché abbiamo passato un momento poco positivo e si parla di Faggiano. Mi dispiace soltanto che si perda un po’ di equilibrio, perché siamo passati dall'essere campioni dopo il 3-3 a Torino con la Juventus al pessimismo per aver perso contro Napoli ed Inter: siamo una neopromossa e ci può stare. Questo squilibrio totale non mi piace e non fa bene neanche alla squadra".

Su D'Aversa: "Vi svelo un retroscena: il primo giorno della settimana che ha portato alla gara con il Cagliari, il Mister non è venuto all'allenamento perché aveva 40 di febbre. Dopo la partita pensava che fosse colpa sua, che dipendesse da quell'assenza. Così lavoriamo, a me viene la pelle d’oca perché ci teniamo tutti quanti. Fare meglio è uno stimolo per tutti, prima ci salveremo e prima avremo tutti la mente libera: noi per lavorare, la Società per programmare, i calciatori. Non c’è nessun appagamento: abbiamo perso con l’Inter per una disattenzione e perché è più forte, così come il Napoli. Sabato mi aspetto una partita vera, il Genoa vorrà sicuramente riscattare il 3-1 dell’andata".