Raja Nainggolan, nuovo centrocampista del Cagliari, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Il Ninja è tornato sul sui ritorno in Sardegna ma ha parlato anche delle critiche a Zaniolo.

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Cagliari, l'intervista a Nainggolan

Allora, domani con il Benevento la Serie A ritrova finalmente il Ninja?

«Se Di Francesco mi chiama, io ci sono».

Non giochi titolare da cinque mesi e mezzo. Sei preoccupato?

«Pensa, è vero il contrario. Io nella vita sono uno che si diverte solo se gioca».

Ti è mancato molto giocare da titolare?

«Sì, quest’anno in campo stiamo difendendo molto più che un risultato: stiamo difendendo il campionato dal virus».

In che senso?

«Perché il Covid prima ha ucciso il calcio, poi le vite di tutti noi, e alla fine ha ucciso il mondo».

Sei drastico: ti senti pessimista?

«No, sono solo lucido. Io ho avuto il Covid, e sono stato fortunato».

Che cosa intendi?

«Ne sono uscito in soli dieci giorni da tampone positivo a tampone negativo».

E come l’hai vissuta?

«Pensa che dopo la notizia del mio contagio stavo sulla cyclette ad allenarmi».

Eri positivo e correvi in casa?

«Siiì, ma stavo bene, che dovevo fare? Ovviamente tutti leggevano sui giornali che avevo il Covid e mi chiamavano preoccupati: “Radja, come ti senti?”».

Invece?

«Io in quel periodo non ho avuto una sola linea di febbre, mai. Non un solo sintomo. Pazzesco».

Però?

«Sono preoccupato per gli effetti della crisi. Per tutti quelli che hanno avuto il lavoro e le attività distrutte. E poi ovviamente per gli altri».

Per chi finisce in ospedale?

«Per gli anziani, per i più deboli, per chi si ammala e con questo virus rischia la vita. Spero che li vaccinino subito, per primi».

Cagliari, l'intervista a Nainggolan su Conte

Rimpiangi Conte?

«È un grandissimo tecnico. Ma sono rimasto ferito quando dopo avermi concesso solo otto minuti di partita mi ha indicato come un responsabile di tutto».

Ti è sembrato ingiusto.

«Che potevo fare in otto minuti? Ma non ho aperto polemiche allora, non lo faccio nemmeno adesso. È andata così».

Ti senti in forma?

«Sono integro, sano. Non ho mancato un allenamento, non ho fatto un minuto di ritardo».

L'intervista a Raja Nainggolan sul ritorno al Cagliari

A Cagliari hai ritrovato DiFra.

«È un allenatore di rango, uno che punta sul gioco. Non è da tutti. A Cagliari ha messo in campo dei giocatori di prospettiva. Vuol fare cose importanti».

Sei preoccupato per la posizione del Cagliari in classifica?

«No. Quando c’è da combattere mi diverto. L’anno scorso siamo partiti benissimo e abbiamo chiuso male. Quest’anno dobbiamo fare il contrario».

Cosa vuoi portare in più alla tua squadra?

«Un po’ di esperienza e di cattiveria. Mi piace far crescere i giovani, mettermi al servizio degli altri».

Rimpiangi la Roma?

«Sì. È una città in cui ho passato quattro anni e mezzo importanti».

E in cui torni spesso.

«C’ero anche pochi giorni fa per le visite e i tifosi mi fermavano: “A Radja... ma tu devi tornà arròmaaa!”. Ah ah ah. È bello, no?».

Nicoló Zaniolo? «Vedo che sta subendo quello che ho subito io. Lo hanno messo nel mirino». Così non resisto alla tentazione di chiedergli di più.

  

Raja Nainggolan (Getty)
Raja Nainggolan (Getty)