Roberto De Zerbi, tecnico del Marsiglia, ha parlato della sua stagione e del suo futuro nel corso di un'intervista concessa a Sportitalia.

Intervista a De Zerbi


Marsiglia? 

"Sto cercando di fare le cose fatte per bene, è difficile, la competizione è veramente forte, oltre al PSG che sono marziani quando stanno bene ma ci sono tante squadre. La Ligue 1 vista da fuori non è forte come farla da dentro. Potevamo avere qualche punto in più in campionato e Champions League ma stiamo facendo abbastanza bene. Tra le squadre che ho allenato forse è la meno bella dal punto di vista calcistico, ma è quella che fa più punti e gol. Fare calcio a Marsiglia credo sia molto difficile, una città speciale per fare calcio, è il sud Italia all’ennesima potenza e le pressioni sono diverse di qualsiasi altro club francese"

Ideologia calcistica? 


"Io riesco ad esprimere me stesso solo quando esce la parte più profonda di me. Oggi mi sento di essere più completo rispetto al passato, gestisco tutto meglio anche se non sono mai contento. Odio avere rimpianti e rimorsi, anche se alcune scelte le farei in maniera diversa"

Contatti con l'Inter?

"Come scelgo le panchine? Non mi interessa tanto il paese, anche l’Italia ha il suo fascino, parlo, mangio, respiro italiano, magari in futuro… vediamo. Non dovessi terminare in Italia non sarebbe un cruccio. L’Inter in estate? No, zero, nessuno contatto"


Milan? 


"Il Milan è stata la mamma calcistica per me, sono legatissimo alla vecchia società. Mi ha aiutato ad avere spazio nel calcio. Ho una simpatia particolare per il Milan, ma finisce qui, non devo chiudere nessun cerchio"

Arabia?


“C’è tempo per fare tutto, non critico chi lo fa, dietro le decisioni ci possono essere tanti motivi, tante ragioni. Io non mi sento oggi di andare fuori da Marsiglia e spero di rimanere tanti anni. Sicuramente il calcio sta crescendo anche là, con quei giocatori di qualità che stanno arrivando“.

L'Italia al Mondiale?


"Spero di sì, sarebbe pesante, sarebbero tante generazioni che non vedono l’Italia al Mondiale. Io sarei contento per Gattuso e Buffon. Non è facile, non è il miglior periodo per la Nazionale italiana, ci sono tanti buonissimi giocatori, ma non ci sono più i campioni degli anni 2000“.