Ma se fosse andato all'Inter, con l'affare che a fine agosto stava per andare in porto, oggi Eder sarebbe stato comunque il capocannoniere della Serie A, con la fascia da capitano al braccio, ed il posto da titolare in Nazionale assicurato o quasi?

E' oggettivamente il momento migliore della carriera dell'umile italo-brasiliano, che alle soglie dei 29 anni s'è riscoperto un top-player assoluto. Leader, trascinatore in campo e nello spogliatoio, imprescindibile per Zenga e per i tifosi. E, dopo i 24 gol delle ultime due stagioni, quest'anno è già arrivato a quota 10: 9 in campionato (davanti anche a Higuain) ed uno in Europa. Segno evidente del fatto che quasi certamente supererà il suo record personale in blucerchiato, con, nel mirino, anche il superamento del suo record in carriera. Era l'anno 2009-2010, ed il Serie B l'allora 24enne e semi-sconosciuto Citadin Martins trascintò i biancazzurri con 27 timbri in 42 gare. Ma non è solo il suo bottino personale da +3 a incantare fans e fantallenatori.

 

1 assist ed un solo cartellino (giallo) in 11 gare hanno fatto crescere la sua fantamedia sino a livelli esponenziali: 9.18. Un dato eccezionale, se si considera che lo scorso anno il migliore di tutti, Carlos Tevez, chiuse l'annata con un importantissimo 8.3, figlio di 20 gol e 6 assist stagionali. Un dato - il suo 9.18 attuale - che ovviamente non resisterà a lungo: col passare delle settimane la base sulla quale si campiona la fantamedia si amplia, e mantenere questi standard significherebbe realizzare mediamente un gol a gara, per un totale di circa 40 stagionali. 

 

Se anche così fosse, Eder vincerebbe ovviamente la classifica marcatori. Ma la cosa più importante, per lui, resterebbe comunque il contributo che questi suoi gol darebbero alla squadra. Come dichiarato nel post-gara con il Chievo, d'altra parte, "L’anno scorso avevo fatto un gol solo, di questi tempi. Ma, come ho già detto: i gol non sono importanti, mi importa la classifica. Trasferte? Dobbiamo migliorare, ma già dall’anno scorso. Quello di quest’anno è un campionato aperto. Le grandi sono vicine e ora aspettiamo solo di giocare una partita stimolante come quella con la Fiorentina".

Ma di chi è parte del merito della sue prestazioni? "Davanti il mister ci lascia libertà, ed ora siamo uno degli attacchi migliori del campionato anche grazie a Muriel. E parte del merito è di certo di Zenga. Se è il momento migliore della mia carriera? Penso di sì, da quando sono arrivato alla Samp quattro anni fa sono cresciuto tanto, ho fatto un percorso importante. Mi è anche arrivata l’opportunità della Nazionale e io voglio concorrere per l’Europeo".