Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport del mercato estivo.

Intervista a Carnevali

 Cheddira? «Sapevamo che per lui c’erano altre squadre interessate, ma siamo contenti di essere riusciti a spuntarla l’ultimo giorno. Non è stato facile vista la concorrenza: adesso col suo arrivo e quello di Coulibaly siamo convinti di aver completato la rosa anche in quei settori nei quali potevamo avere qualche carenza».  
 
10 operazioni in entrata? «Siamo molto soddisfatti, anche se è stata una finestra molto faticosa e che ci ha visti molto impegnati. Tra l’altro quasi tutte le trattative sono state complesse, anche se per fortuna poi si sono concluse in maniera positiva. Pur avendo una proprietà importante alle spalle, abbiamo ragionato all’insegna della sostenibilità. Adesso toccherà al campo, che resta l’unico giudice, dirci cosa abbiamo fatto bene e in cosa magari potevamo muoverci meglio». 
 
Quale è stato l’acquisto più difficile da mettere a segno?  «Mi viene in mente Konè. L’abbiamo preso dal Marsiglia: si tratta di un ottimo centrocampista che potrà fare bene. E poi dico Vranckx: lo volevano da un po’ di tempo e alla fine siamo riusciti a convincerlo a venire a Sassuolo». 
 
Matic in neroverde? «Paradossalmente la sua è stata l’operazione più facile. Incredibile ma vero. Nemanja ha un agente di cui si fida totalmente e che conosce bene la nostra storia oltre alla serietà e professionalità che ci contraddistinguono. Perciò è bastato incontrare Matic a Milano e abbiamo subito raggiunto un accordo. Ci tengo a dire che da parte sua non ci sono state pretese economiche particolari, ma soltanto una grande volontà di sposare il nostro progetto per tornare protagonista. Matic si è calato con grande entusiasmo nella realtà del Sassuolo e potrà darci una bella mano».  
 
Cessioni Pinamonti e Laurientè? «Non si è trattato di tenerli a tutti i costi. Il nostro obiettivo rimane sempre quello di far crescere i ragazzi e dar loro poi l’opportunità di andare in squadre importanti. Al tempo stesso però avevamo fissato dei parametri economici per questo tipo di operazioni e non sono arrivate proposte, che noi ritenevamo adeguate, per cederli. Anche se per poco le cifre non rispondevano alle nostre valutazioni e al valore di mercato dei ragazzi». 

Berardi? «Domenico è il nostro campione, abbiamo un legame speciale. L’anno scorso con la Serie B non c'entrava nulla, ma è rimasto e ci ha presi per mano. Gli abbiamo rinnovato il contratto fino al 2029 per riconoscere il suo valore e quanto ci sta dando».

Rinnovo Thorstvedt? «Siamo a buon punto».