Luka Modric, centrocampista del Milan, è intervenuto in conferenza stampa per presentarsi ai tifosi ed ai fantallenatori.
Milan, la conferenza di Modric
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Ho avuto tre settimane di ferie, mi sono riposato ma mi sono anche allenato per arrivare nella migliore condizione atletica possibile. Ho visto le partite contro Arsenal e Liverpool e ho visto tanti aspetti positivi. Spero che la squadra possa continuare a crescere, non vedo l'ora di conoscere la squadra e allenarmi con loro".
Sulle emozioni
"Sì, a prescindere dall'età c'è sempre tempo per emozionarsi. Ultimamente ho avuto un addio emozionante con il Real, a qualsiasi età ci si può emozionare. Sono cresciuto guardando il calcio italiano, il Milan era la mia squadra preferita in Italia: c'era il mio idolo Boban che ha fatto benissimo qua. Ho avuto sempre un affetto particolare per i colori rossoneri".
Sugli obiettivi
"Ho detto così perché tutti ci ricordiamo del Milan come una delle squadre migliori al mondo. Non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre o di qualificarci alla Champions. Per quanto riguarda la mia visione del Milan, ma bisogna essere anche umili: bisogna lavorare sodo per riportare la squadra ad alti livelli. Sono molto competitivo, voglio portare questo alla squadra. L'obiettivo minimo è la qualificazione in Champions, ma il Milan deve lottare per vincere trofei: è il mio obiettivo e deve esserlo anche per chiunque lavori al Milan. Ma bisogna rimanere umili e avere un gruppo solido".
Sull'esperienza e la Serie A
"La mia esperienza. Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare tutto quello che ho fatto altrove. Devo fare esattamente tutto quello che ho fatto negli altri club, cercando di aiutare sotto tutti i punti di vista. So che ci sono tantissime aspettative su di me ma sono pronto a questa sfida. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti giocatori croati che giocano. Si vede che è un campionato competitivo e che sta tornando ad livello. Da un punto di vista tattico le squadre sono molto organizzate: questo lo rende differente a La Liga spagnola. Devo adattarmi il prima possibile a questo modo di giocare qua in Italia".
E ha continuato: "Non ho parlato con Boban in questo periodo, ma avendo un ottimo rapporto parlavamo molto del Milan quando ci siamo visti in passato. Ho incontrato Zlatan e mi ha parlato di Milano. Ancelotti mi ha parlato molto bene del Milan, tutto molto positivo. Avevo questa impressione a prescindere. Il Milan è un grande club, molto importante e con una grande tifoseria. Ma quando ti parlano così di un club hai una percezione anche migliore. L'ultima volta che sono venuto qui è stata impressionante l'organizzazione e l'accoglienza".
Su Allegri
"Allegri battuto in finale di Champions? Probabilmente non è un buon ricordo per lui ma cercherò di non parlarne troppo (ride, ndr). Non voglio che il mister si arrabbi con me. Non vedo l'ora di conoscerlo, ho parlato un po' con lui. Sono molto contento di essere allenato da Allegri, è tra i migliori al mondo, un vincente. Non vedo l'ora di scoprire come mi vede in campo in questa squadra".
Sulla chiusura della carriera al Milan
"Non lo so, è troppo presto per dirlo. Il mio obiettivo è chiaramente di disputare il Mondiale l'anno prossimo, ma prima di tutto bisogna qualificarsi. Ma non guardo troppo avanti, l'importante è vivere il presente e fare le cose bene. Voglio iniziare questa nuova avventura, prepararmi al meglio per far sì che io sia al livello che questa società richiedere. Per il futuro ci sarà tempo, devo essere concentrato sul presente per dare il massimo per il Milan".
Sulla scelta Milan
"È stata una scelta molto facile quando Tare mi ha chiamato, quando è venuto in Croazia è stato molto importante, ha dimostrato quanto il Milan ci tenesse e quanto credesse che potessi essere performante ad alto livello. È stata la svolta nella trattativa: quando arriva qualcuno che vuole acquistarti è importante che ti spieghino il progetto. Poi ho avuto bisogno di un po' di tempo per parlare con la mia famiglia ma dentro di me sapevo che sarebbe stata la scelta migliore. Non mi aspettavo che accadesse così in fretta ma dimostra la fiducia che hanno mostrato nei miei confronti: spero di poterla ripagare in campo".
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