Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole del tecnico dei biancocelesti in vista della prossima stagione.

Intervista a Sarri sulla carriera


 
Squadra con le tue idee?  
«L’ultimo Napoli, quello dell’ultimo anno intendo. Giocava il calcio che avevo in mente, un calcio di coinvolgimento totale. Ma anche nelle stagioni di Empoli avevo ricevuto dai ragazzi quello che volevo. Al Chelsea e alla Juve sono stato troppo poco per poter incidere in maniera pesante. Anch’io sono cambiato, in parte mi sono adeguato».  
 
Juventus?
« Nella fase iniziale non ce ne furono. Se ricordo bene, nella prima partita Chiellini giocò e segnò pure. E due giorni prima della seconda, col Napoli, si ruppe i crociati. Era una Juve giunta a fine ciclo e io me ne accorsi subito».  
 
 Ronaldo?
«Ho il rimpianto di non averlo potuto allenare da giovane. Ho trovato un giocatore che si era affermato attraverso un certo calcio ed era diventato un’icona mondiale. L a squadra doveva adattarsi a lui, non il contrario».  

Intervista a Sarri sulla Lazio


 
Lazio?
«Qui sto bene, mi piace l’ambiente, ho la possibilità di esprimermi e soprattutto di divertirmi. Anch’io sono cambiato, o ra il lavoro mi deve procurare divertimento, è cambiato il mio sentimento nei confronti del calcio. Mi piace anche la gente laziale, da fuori mi ero fatto un’idea completamente diversa , sbagliata . Il 99 per cento del popolo laziale è formato da famiglie, da giovani. E lavorare in un club che non appartiene a un fondo ma a una famiglia, mi dà gusto. Allo stesso tempo mi rendo conto delle difficoltà economiche che si possono incontrare, minori risorse, certo».  

E Milinkovic, negli ultimi mesi è cresciuto tanto?  
«Sergej è di livello altissimo, piccoli difetti e potenzialità ancora inesplorate. In alcuni momenti della partita privilegiava l’estetica, la giocata che definisco effimera, a scapito dell’efficacia. Però è vero, nell’ultima parte del campionato ha cercato la funzionalità e ha fatto la differenza».  

Sarri sul mercato


 
Sul mercato quanto incidi?  
«Se non mi viene chiesto un nome non lo faccio. Illustro le caratteristiche tecniche, i parametri caratteriali della figura che mi serve, e pongo molta attenzione sul dato anagrafico . La stagione scorsa eravamo una delle squadre più vecchie d’Europa, il ricambio era necessario».  
 
Perderai Luis Alberto?  
«Per il secondo anno di seguito ha espresso la volontà di finire la carriera in Spagna. Più che in Spagna in generale , proprio a Siviglia. Non so dirti se l’avrò ancora a inizio settembre . Ragazzo intelligente, gran bel giocatore e carattere , se vuoi, particolare».  


 
Non ti ho ancora chiesto di Acerbi.  
«Nulla di tecnico, a fine stagione ha espresso il desiderio di cambiare aria e la società cercherà di accontentarlo, per questo sono stati fatti altri programmi».   

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