Giovanni Stroppa, allenatore della Cremonese appena promossa in Serie A, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport in vista della prossima stagione.
Sul suo presente
"Il risultato conta fino a un certo punto. Siamo rimasti ammaliati dal Psg, o dall’Arsenal, ma il loro calcio è fantastico a prescindere. Per me un anno fa, dopo la finale persa a Venezia, era la stessa cosa. Io guardo a come siamo cresciuti. Non parlo perché ho vinto, la penso sempre così. Quasi mi dispiace che sia finita, non vorrei mai smettere di allenare questo gruppo".
Sul futuro
"Adesso mi voglio godere questa soddisfazione. Ho detto che mi voglio godere il momento, voglio solo festeggiare con la mia squadra. Sono un po’ incattivito, tante cose sono passate inosservate, soprattutto il lavoro della stagione scorsa. Venezia è stata un punto di partenza. Sono arrivato all’11° posto, ci siamo giocati la A diretta con il Como e abbiamo dato un’identità ben definita. Poi c’è stata continuità, anche se qualcuno mi diceva di cambiare. Esonero? La squadra aveva perso qualche posizione in classifica. Ma al primo allenamento quando sono tornato tutti i pianeti si sono subito allineati".
Su Vazquez
"Rientro sembrava difficile dopo la squalifica? Un giocatore così forte, ma scherziamo? Ha intelligenza e tecnica superiori alla media".
Sulla Cremonese
"La squadra è molto forte. So già cosa diranno: in A ti devi salvare, ti devi difendere, cavolate del genere. Io non so cosa farò, ma resto sempre questo: in B con i giocatori di B e in A con giocatori di A".