Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari, è intervenuto in occasione della conferenza stampa in vista della partita di domani contro la Lazio. Queste le sue dichiarazioni.
Cagliari: la conferenza di Mazzarri
"La medicina migliore sono i risultati che facciamo ogni domenica, con 15 o 16 titolari come dico sempre, una volta che l'allenatore ha parlato chiaro e dimostrato con i fatti sul campo".Su Pavoletti e Pereiro
"Ci hanno aiutato entrambi, mi piacerebbe farli giocare insieme ma bisogna capire gli equilibri della squadra: se si riuscisse a reggere l'urto io ne metterei anche 4 di attaccanti. Joao Pedro è un leader e mi aiuta a dare indicazioni in campo, Pereiro a Torino ha giocato bene e anche Pavoletti. Mezz'ora fatta bene nel finale è altrettanto importante di un'ora fatta dall'inizio, questo è il principio che dobbiamo portare avanti".
Sulla partita della svolta
"La partita di domani va affrontata con ancora più attenzione rispetto al Torino, l'ho già detto ai ragazzi. Contro l'Udinese il mercato non era ancora iniziato, ma io avevo già detto alla società che interventi fare. Conosco il mio calcio e so cosa volevo, abbiamo cercato di aggiustare la squadra: alcune cose son state fatte, altre non si son potute fare, ma va bene così. Non penso ai punti, ma allo spirito della squadra: ero convinto che qualcosa cambiasse".
Su Astori
"Non l'ho mai conosciuto direttamente, ma tutti me ne hanno parlato benissimo: rimasi sconvolto quando avvenne la disgrazia, ma so che è amato ancora tantissimo".
Su Keita
"Su Keita dico questo: c'è una logica nelle scelte. Quando una squadra va bene è difficile cambiare: chi è rimasto qui ha fatto un grande sforzo per rimetterci in gioco a livello di classifica. Quindi loro hanno la precedenza rispetto agli altri, Keita sta benissimo ma non vedo come possiate pensare che possa giocare dal primo minuto: come la prenderebbero Joao Pedro, Pavoletti, Pereiro? Penserebbero che non sarei in grado di giudicare quel che avviene sul campo".
Su Goldaniga
"Goldaniga è un ragazzo eccezionale, ha la testa giusta ed è un esempio per gli altri. Per ora non posso che parlare in modo entusiasta su di lui, ma ci sono ancora 11 finalissime per arrivare all'obiettivo magari anche con un po' di anticipo".