Non più tardi di due giorni fa, il CT era stato chiaro: chi non gioca nel suo club, non può ambire alla maglia della Nazionale. Ed oggi, nonostante l'ampio sfoltimento fatto da Marotta, soprattutto, in attacco, Zaza non è che la quarta scelta dell'attacco bianconero. Davanti a lui c'è certamente uno tra Mandzukic e Morata, che si alterneranno nel ruolo di centravanti, e Dybala, già in gol alla seconda. Dietro a loro, nel 4-3-1-2, Hernanes. In caso di 4-3-3, poi, le maglie sarebbero ulteriormente ristrette: Al centro andrebbe uno tra il croato e lo spagnolo, e sugli esterni Dybala e Cuadrado. Ora per Zaza è il momento decisivo: dovrà sfruttare al massimo i primi minuti che gli concederà il suo nuovo allenatore, se non vuole perdere la grande chance, e la chiamata ad Euro 2016.
Ma il suo resta uno dei capitoli caldi delle ultime ore, e non a caso ieri, in conferenza stampa, lo stesso CT ha voluto correggere il tiro: “Non ho detto che, per essere convocato, un giocatore deve essere titolare nella propria squadra. Ho detto che non viene in Nazionale chi non gioca, sono due concetti diversi. Zaza ha sempre fatto parte, sin qui, di questo gruppo, per questo mi auguro possano continuare a farlo, trovando quello spazio che non sempre, ad oggi, gli è stato concesso“.