?di Pietro Turchi

 

Questo pomeriggio è stato presentato alla stampa Marco Borriello, il fiore all'occhiello della campagna acquisti del Carpi. A raccogliere le prime parole del nuovo attaccante biancorosso era presente anche Fantagazzetta.com.

 

Il primo argomento su cui viene interpellato Borriello è lo sviluppo della trattativa che l'ha portato a Carpi: "Il Carpi è stata la prima squadra a contattarmi. Ci eravamo già sentiti appena terminato lo scorso campionato, ma mi sono voluto prendere del tempo per pensare alla proposta. A 33 anni bisogna capire se c'è voglia di mettersi in gioco e lottare per la salvezza, sacrificarsi e affrontare difficoltà. Nonostante altre offerte di altre società, ho scelto Carpi. Ho capito che combattere mi piace, così come sentire l'emozione per un gol realizzato o un assist a un compagno. Avevo voglia di tornare a gioire per una vittoria e così ho deciso di accettare."

 

Ovviamente ci sarà una condizione da recuperare: "Nella seconda parte di stagione, al Genoa, stavo molto bene e Gasperini mi ha fatto giocare più volte titolare. Poi purtroppo un piccolo infortunio mi ha tenuto fuori, ma mi sono allenato duramente tutt'estate per rimanere in condizione. Ovvio, manca l'intensità che serve per la Serie A e che ti riesci ad acquisire solo con il lavoro di gruppo."

 

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Borriello e Sogliano (foto Fantagazzetta.com)



Borriello a Carpi potrebbe diventare il Toni del Verona: "Come Toni? Me lo auguro. Arrivo a Carpi più giovane di quando Luca è arrivato a Verona, ma sarà difficile segnare i suoi stessi gol. Obiettivo? Quando ho avuto la possibilità di giocare da inizio anno, ho sempre fatto bene. Mi auguro di portare tanti gol e magari raggiungere la doppia cifra. Nazionale? Perchè no, dovrò comunque fare bene con il Carpi."

 

Infine l'incontro con Castori, la scelta del numero e il suo futuro: "Castori è una persona genuina e simpatica che sta facendo un grande lavoro. Ho visto le prime due partite; con la Sampdoria abbiamo pagato l'emozione, mentre contro l'Inter c'è stata una grande prestazione da parte di tutti. Il numero? Volevo il 22, ma era occupato. Così ho preso il 12, il numero che avevo all'Europeo del 2008. Uomo-immagine Gaudì? Non sono un modello, sono un calciatore. Ma se il presidente dovesse propormelo, sappia che costo più come modello che come calciatore (ride, ndr). La mia stagione migliore? Quella che verrà"