Un avvio di stagione non esaltante a causa di qualche problema fisico di troppo, poi la ricerca della giusta collocazione tattica con un processo che tardava a compiersi, la trequarti che non sembrava calzargli a pennello, sino allo spostamento più o meno definitivo da interno nel centrocampo a tre di Maurizio Sarri: i primi mesi in Serie A di Aaron Ramsey non sono stati fra i più positivi della sua carriera, ma ultimamente il calciatore gallese sembrava aver trovato finalmente la giusta dimensione nello scacchiere della Juventus, come dimostrato anche dal gol contro l'Inter nell'ultimo match giocato dalla Vecchia Signora prima dello stop per l'emergenza Coronavirus.

Ramsey: "Volevo uscire dalla mia comfort zone"

Intervenuto ai microfoni del canale Youtube Foot Truck nel corso della trasmissione condotta dal compagno di squadra Wojciech Szczesny, Ramsey ha raccontato le differenze fra Italia e Premier League, svelando anche la scintilla che l'ha convinto a sbarcare a Torino. Queste le sue parole: "La Premier è molto diversa dalla A, si gioca da area ad area. La A è molto più tattica. Il mio primo sport è stato il rugby, ero un numero 10, un mediano di apertura. A 8-9 anni però ho dovuto scegliere. La Juve è una grande società, una delle top al mondo. Quando chiama, è difficile rifiutare. Io poi volevo uscire dalla mia comfort zone".