Il nuovo consulente della procedura fallimentare del Parma è Demetrio Albertini, che ha parlato oggi in conferenza stampa prima del suo ex compagno al Milan, Donadoni. Questi i tratti salienti della conferenza, evidenziati da ParmaFanzine

 

LA DISPONIBILITA' PER IL PARMA - "Ho accettato ben volentieri di incontrare i curatori fallimentari qualche settimana fa per un incontro di conoscenza, per sapere anche il mio punto di vista, e mi hanno chiesto la disponibilità a contribuire per una vicenda non positiva per il calcio italiano e per il Parma. Mi reputo un uomo delle istituzioni, avendo avuto un incarico prestigioso come questo mi fa piacere mettermi a disposizione per dare il mio contributo. Bisogna provare a dare un futuro ed arrivare fino alla fine di questo campionato". 

 

LA SITUAZIONE - "La cosa più importante oggi è quella di arrivare ad avere le condizioni per finire il campionato, e dall’altra parte gestire un rapporto con la squadra che è importante, perchè è una squadra di calcio, non un azienda. Quella della riduzione del debito sportivo è uno degli obbiettivi dei curatori fallimentari, poi quando ci sarà il momento per parlarne con i giocatori ne parleremo tutti assieme".

 

IL SUO RUOLO - "Non sono un Direttore Tecnico: il Parma ha già Melli, il Team Manager, i giocatori ed il Mister e quindi ha già questo tipo di figure. I miei referenti sono i due curatori fallimentari. I rapporti con Figc e Lega ci saranno se i curatori lo riterranno opportuno. Il mio incarico è fino al 31 maggio". 

 

OBIETTIVI COMUNI - "Mettere il Parma in condizione di mantenere la Serie B è un obbiettivo comune nostro e di Lega e Figc. In questo momento siamo in Zona Cesarini: dobbiamo fare sistema, difendere la dignità dei giocatori, ed abbassare il debito sportivo per rendere appetibile il Parma, che è una squadra storica, io qualche partita con il Parma l’ho persa, e i tifosi devono sognare di ripartire dalla Serie B. Questo è l’auspicio".

 

IL RAPPORTO CON DONADONI - "La stima verso di lui non è stata determinante, avrei voluto non lavorare con Donadoni perchè avrebbe voluto dire che avrebbe allenato una società senza questi problemi. Quando abbiamo fatto incontri con i curatori io a Roberto non ho detto nulla, fino al momento della nomina".

 

Anche il tecnico ha detto la sua.

 

ALBERTINI - "Hanno inserito una persona che ha masticato calcio per tanti anni, che mastica ancora calcio, e che è una figura cristallina. Tutti quelli che conoscono Albertini sanno che tipo di persona sia, e quindi avere la coscienza di poter collaborare con una persona pulita in tutti i sensi dà maggiore stimoli a tutti". 

 

GUARDARE AVANTI - "Dobbiamo vivere da qui al 31 maggio alla giornata, e questo significa di vivere 24 ore su 24 concentrati su quello che dobbiamo fare. Se saremo capaci di fare questo, tralasciando le sciocchezze, saremo bravi a mettere tutte le componenti nelle condizioni di lavorare per far sì che questo non accada più. Personalmente non mi interessa ragionare su quello che è successo in passato, e mi interessa pensare solo al desiderio di guardare avanti".

 

NOCERINO - "Ha il senso dell'inserimento e la capacità di essere un baluardo per fermare le squadre avversarie, mi sembra sia cresciuto e in questi giorni mi sono complimentato con lui per l'intensità che ha messo in campo".

 

LODI - "E' è un giocatore che ho voluto, anche se sinora non ha dato quello che mi aspettavo ma ci sono ancora tante partite e daranno spazio anche a lui e mi auguro che arrivi una risposta importante, anche per il suo futuro".

 

GALLOPPA - "E' fermo per un problema al ginocchio dovuto alla contusione di venerdì scorso durante la partita amichevole. Per il resto non mi pare niente di particolare, oggi Mariga dovrebbe riprendere con la squadra, lui è ancora in dubbio".