Miralem Pjanic punta tutto su Max Allegri. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", l'ex centrocampista della Juventus ha parlato del caso societario esploso negli ultimi giorni dando piena fiducia al tecnico bianconero per uscire, almeno sul campo, in maniera positiva dal caos attorno ad allenatore e giocatori.

Sulle dimissioni di Agnelli

«Negli anni abbiamo mantenuto un ottimo rapporto, stimo molto Andrea. Anche per questo mi hanno fatto un grande effetto le dimissioni. Conosco bene il presidente e il suo legame con il club, con la Juve, con la squadra. Ricorderò sempre con piacere il primo incontro con Andrea. Eravamo ancora nella vecchia sede di corso Galileo Ferraris. Mi disse che avremmo dovuto vincere tutto. Non per caso è il presidente più titolato della Juventus. Stagione dopo stagione, conoscendolo meglio, mi ha colpito anche come persona: gran lavoratore, sempre accanto alla squadra, disponibile con tutti. Sono convinto che resterà vicino alla Juventus».

Sullo scambio con Arthur

«Colsi l’opportunità di trasferirmi al Barcellona, una big mondiale che mi aveva già cercato in passato. Dopo 9 anni in Italia tra Roma e Juventus mi sembrava il momento giusto per provare qualcosa di nuovo. Il Barcellona è uno dei club più grandi del pianeta: era un’esperienza che volevo vivere».

Sul futuro in dirigenza

«Sono tanti gli ex bianconeri che vedrei in società. A partire da Chiellini. Ho giocato con lui, Giorgio è un campione e conosce i diversi ambiti del mondo del calcio. In futuro anche a me piacerebbe tornare, come allenatore o dirigente. Ma sinceramente non ci ho ancora pensato bene, sono concentrato sul campo: vorrei giocare altri tre anni».

Sulla Juventus di oggi

«Quando accadono queste cose così inaspettate, tutti restano sorpresi. Vedremo come reagirà la squadra. Le persone che sono rimaste dentro la Juve sapranno trovare le parole giuste per spiegare la situazione ai giocatori. E poi c’è Allegri: toccherà a lui compattare il gruppo per finire alla grande la stagione. Non sarà facile, però... Allegri è un grandissimo allenatore, stimato da tutti i top club. Non esiste la persona giusta per queste situazioni. Esistono quelli che ottengono i risultati e Max è uno di questi. Ce la farà anche stavolta, come sempre».

Sul campionato

«La Juve è vicina alle prime e a gennaio inizia un altro campionato, con maggiore pressione per tutti. Vedremo chi riuscirà a reggerla meglio... Io sulla Juventus ero ottimista già in tempi non sospetti, quando la situazione era più delicata. Conosco bene Allegri e la sua abilità nella gestione del gruppo: non avevo dubbi sul fatto che avrebbe rivoltato la situazione in positivo. Adesso c’è maggiore fiducia e la squadra ha un suo equilibrio. La lotta scudetto è ancora aperta».

Su Pogba e Chiesa

«Sono giocatori importanti e faranno comodo, però Allegri non farà regali. Ad Allegri servono i risultati e prima della sosta li ha ottenuti puntando su certi giocatori. La gente di qualità ed esperienza fa sempre comodo, ma d’ora in poi i posti diventeranno cari… Non si può più sbagliare e i giocatori devono essere pronti. Sarà fondamentale ripartire bene dopo la sosta. Oltre alla Juventus, vedo in corsa anche il Milan e l’Inter di Dzeko. Edin ha sempre segnato e continuerà a farlo. E ovviamente il Napoli, che sta volando».

Sul Mondiale

«Mi piace molto la Spagna di Luis Enrique, una nazionale bella da vedere e abile tatticamente. Luis Enrique è stato mio allenatore ai tempi della Roma, conservo un ottimo ricordo di lui. Il Brasile è favorito, ma occhio anche all’Argentina di Messi».