Interessante intervista di Matias Silvestre al Secolo XIX. Eccone alcuni tratti:

LA SFIDA A BELOTTI - "E' andata benino dal momento che non ha segnato. Il merito però va condiviso con i miei compagni. Ma è sicuramente uno dei migliori attaccanti italiani. Ha un buon tiro, è veloce... richiede grande attenzione. Diciamo che sono stato sollecitato e puntato nell’uno contro uno un po’ più del solito. Venivamo da una inattesa sconfitta con il Crotone e perché giocavamo in trasferta contro una squadra forte, tecnicamente e qualitativamente. È stata una partita da Sampdoria di Giampaolo".

LA COPPIA CON SKRINIAR - "Milan è cresciuto tantissimo in questo campionato, ma non c’è bisogno che sia io a dirlo. Si vede. È migliorato in tutti gli aspetti, nel posizionamento, nell’autorità, nelle uscite con la palla al piede. Esegue benissimo tutto quello che Giampaolo chiede solitamente a un difensore centrale. Ci capiamo con lo sguardo. Per il nostro modo di giocare, questo feeling professionale è molto importante. Mi ricorda Romagnoli. È stato un altro giovane che ho visto crescere con i miei occhi".

OTTIMA STAGIONE PERSONALE - "Tra le migliori, sì. Penso che la migliore in assoluto sia stata quella di Palermo (2011/2012). Si era parlato per me anche di possibile convocazione nella di Nazionale italiana, mi aveva acquistato l’Inter. E poi avevo segnato anche cinque gol. Però il gol mi manca tanto. Anche perché sono sempre stato abituato nella mia carriera segnarne. Solo qui nella Sampdoria non ci sono ancora riuscito: ho il rammarico di non essere ancora riuscito a fare gol con questa maglia. E mi piacerebbe riuscirci in questo campionato. Ci proverò fino all’ultima giornata".