Dell'impresa del Crotone, terza calabrese a raggiungere la Serie A, abbiamo parlato tanto e continueremo a parlare. Anche perché, da qui a qualche settimana, sarà già tempo di studiare i profili dei ragazzi di Juric (sempre che non vada al Genoa, "Domani ci incontreremo, è sotto contratto", ha dichiarato il Presidente rossoblu) per motivi fantacalcistici. Ed in attesa di "scannarci", all'asta, per bomber Budimir, però, continuiamo a raccontare i dettagli della promozione del club di Raffaele Vrenna, che a Radio anch'io Sport ha ribadito i contorni del miracolo. E descrive anche il momento preciso in cui ha realizzato l'impresa: "Ad agosto 2015 avevamo costruito un'ottima squadra, con il primo obiettivo di raggiungere la salvezza. E poi per puntare ai playoff: a Milano in coppa Italia però mi sono reso contro che potevamo vincere questo campionato". Una vittoria, peraltro, costata pochissimo, in termini finanziari: "Siamo stati promossi in Serie A con un fatturato di quattro milioni lordi di stipendi, più uno di spese".
Un segnale importante anche per la sfortunatissima terra di Calabria: "Siamo un orgoglio per i crotonesi e per tutta la regione. Speriamo di aver dato un segnale di svolta per far cambiare le cose, viviamo in un territorio bellissimo e che ha tanto da offrire, dal mare ai beni culturali".
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