Rudi Garcia ha incontrato e ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa di Trigoria nel corso della consueta conferenza stampa pre-partita, in vista del lunch match di domani che vedrà di fronte la Roma e il Genoa allo Stadio Olimpico.
A Reggio Emilia ha visto qualcosa di diverso? “L’efficacia nelle zone di verità perché siamo stati solidi senza concedere quasi niente e facendo 3 gol con meno tiri del solito”.
Come sta Keita? “E’ un problema differente da Sassuolo. Lì era stata una sciatalgia ma adesso è un problema al ginocchio, che ha da un po’, faremo un punto con lui domani mattina sapendo che è uno che vuole sempre aiutare la squadra ma io devo valutare se c’è un rischio o no perché ci sono altre partite da giocare. Valuterò io perché lui come ha sempre fatto vorrà giocare”.
Totti? “Sta benissimo, avete letto le dichiarazioni del mio capitano. Ha ragione, dobbiamo rimanere concentrati sul quotidiano e lo sappiamo, ci giochiamo la Champions e le parole del capitano sono state da capitano. Se avete bisogna che vi ripeta che è un giocatore importante per noi lo ripeto. Poi lo ha detto lui che se inizia o non inizia non cambia”.
La posizione di Pjanic dipenderà dall’impiego o meno di Keita? “Ho qualità a centrocampo, ci sono anche i due giovani e il centrocampo non è un problema né per qualità né per modulo di gioco”.
Doumbia ha dimostrato forza mentale e al primo pallone toccato ha fatto gol, quanto manca per vedere il calciatore che conosciamo? “Sul piano psicologico il gol gli dà fiducia. La sua storia è quella di aver preso fischi alla prima gara anche a causa della prestazione della squadra più che per la sua. Gol da centravanti vero e adesso ha bisogno di giocare per essere giudicato. Noi lo abbiamo preso per fare gol e a Sassuolo lo ha fatto dando una mano anche in fase difensiva”.
Nelle ultime partite Pjanic è tornato decisivo, con quale percentuale fisica scendeva in campo prima? “La percentuale è difficile da dare ma io non ho mai forzato un calciatore. C’è sempre qualcosa che non va a livello fisico a questi livelli e la differenza la fa lo stato mentale. Mire ha superato il problema alla caviglia ma io non ho nessun rimpoianto e poteva farw meglio anche con questi problemi. Purtroppo ci sono delle stagioni con più problemi di altre”.
Cole? “Non è ancora il momento i fare dei bilanci. Ho la possibilità di scegliere e cercherò sempre di mettere gli 11 che nella mia testa mi fanno peensare al miglior rendimento possibile. Lui è come gli altri e può essere utile nelle 5 partite che restano”.
Pjanic può essere l’uomo in più? “Sappiamo che una grande squadra ha anche bisogno dei singoli che facciano la differenza. Mire è tornato a far gol e assist, deve rimanere su questo ritmo fino a fine stagione e anche gli altri devono decidere le partite anche se il collettivo resta la parte più importante”.
Redazione CanaleRoma