Nell'intervista rilascia ad AFA Play, l'attaccante della Juventus Paulo Dybala tra le altre cose, oltre a raccontare l'esperienza della quarantena per il Coronavirus, si è soffermato anche sulla figura del compagno di squadra Cristiano Ronaldo. Queste le sue dichiarazioni.

Juventus, le parole di Dybala su Ronaldo

 "A livello personale sono rimasto sorpreso in positivo. Non lo conoscevo, così come nessuno di noi. Prima che arrivasse alla Juventus c'erano state anche molte discussioni in occasione dell'eliminazione dalla Champions per mano del Real Madrid, con l'espulsione di Buffon e tutto il resto. 

Quando è arrivato alla Juve, abbiamo trovato un ragazzo eccellente, molto socievole e amichevole dentro e fuori dallo spogliatoio. Sempre disponibile, cosa che non capita spesso quando parliamo di giocatori di questo livello".

Spunta poi un retroscena

"Durante un viaggio mi sono seduto a parlare con lui e gli ho detto 'Sai, sono sincero, in Argentina ti odiamo un po', per il tuo modo di essere, di camminare, ma tu mi hai veramente sorpreso perché ho conosciuto un'altra persona'. E lui, sorridendo, mi ha risposto 'So che è così, ma sono abituato a ricevere queste critiche. Ma io sono come sono'".

Sulla sua esperienza con il Coronavirus

“Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e quando dormivo sentivo freddo. All’inizio non ho pensato a cosa potesse essere ma la cosa era successa ad altri due compagni e l’ultimo ero io. Avevamo mal di testa, ma era consigliabile non prendere nulla. Il club ci ha dato delle vitamine e col tempo ci siamo sentiti meglio.

È una cosa psicologica, all’inizio hai paura ma adesso va bene. In questi giorni non abbiamo avuto sintomi. Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi ma dopo cinque minuti ero già senza fiato. E lì abbiamo capito che qualcosa non andava bene, poi i test ci hanno rivelato che eravamo positivi al virus. Ogni giorno qui muoiono molte persone, le cose vanno molto male. Non si riescono a gestire più i casi, ecco perché molti Paesi hanno inviato i loro medici. Non è una cazz…, bisogna stare attenti. Le persone devono stare a casa”.

Su Messi

“La mia frase su di lui? (“Difficile giocare con Leo”, ndr) Forse avrei dovuto dirla diversamente, non ho mai provato a criticare i miei compagni. Ne ho anche parlato con lui. Tatticamente siamo molto simili. Anche con Scaloni lavoriamo in modo da non pestarci i piedi in campo. Mi sarebbe piaciuto dare di più all’Argentina e ottenere risultati migliori sia in gruppo sia a livello personale. Al Mondiale e in Coppa America ho giocato poco. Ma ho sempre rispettato le decisioni dei ct, la Seleccion è prestigiosa”.


Dybala e Ronaldo (Getty Images)