Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport, ha così parlato in una intervista a 'Il Corriere della Sera' in merito ai rinvii delle 5 gare di Serie A per decisione di Lega, FIGC e CONI: "Il governo ha dato due possibilità: rinviare o giocare a porte chiuse. La Lega ha deciso di rinviare, anche per evitare lo spettacolo degli stadi vuoti. Una decisione autonoma. Certo stabilisce un precedente, e capisco chi dice che debba valere, fortunatamente per tre regioni e non più sei, anche per il prossimo turno. Lo stadio vuoto avrebbe fatto il giro del mondo. Ora però pretendo l’assoluta regolarità.

In un momento con più di mille contagiati e quasi trenta morti non è il mio primo pensiero. Capisco le rimostranze dei tifosi, ma non può essere questa l’ottica da cui giudicare decisioni difficili. Ora spetta alla Lega fare di tutto, anche smontare e rimontare le giornate se occorre, per equilibrare il calendario nelle prossime settimane. Pretendo che non resti nemmeno l’ombra del sospetto sulla regolarità del campionato. 

La scelta per le prossime giornate compete alla Lega, così come fare spazio in un calendario fin troppo fitto. Spero che serva da lezione per le prossime stagioni. Chiederò che si faccia il massimo per garantire parità di trattamento a tutti i club.

I miei unici interlocutori sono stati i vertici di Coni, Figc e Lega calcio, rappresentanti di arbitri e giocatori".