Un biglietto verso Euro 2024 per una sola tra Ucraina e Italia in palio questa sera a Leverkusen: alla vigilia della partita tra gli azzurri e la Nazionale di cui è ex ct Andriy Shevchenko ha parlato alla Gazzetta dello Sport.

Shevchenko sul momento dell'Ucraina

"È una partita importantissima, anzi, molto più di una partita per tutti noi. Nonostante la guerra, nonostante la necessità di giocare in trasferta e con tutte le difficoltà che abbiamo dentro al Paese, la squadra è ancora in corsa e in buona posizione. Naturalmente c’è stato un cambio generazionale, abbiamo giocatori validi come Mudryk, Sudakov e Tsyngakov. Rebrov ha fatto un ottimo lavoro in una situazione complicata. Ha portato una filosofia sua e la squadra si è rigenerata. Arrivati a questo punto non abbiamo niente da perdere, ma non per questo ci vogliamo accontentare".

Sheva e l'eredità da ct

"Sono orgoglioso del progetto e di come è stato portato avanti per cinque anni e mezzo. Nel 2021 abbiamo giocato buone partite e in generale il nostro torneo è stato ottimo da un punto di vista tecnico e pieno di emozioni. Spero che Rebrov possa fare un’esperienza simile con i suoi ragazzi e ottenere risultati anche migliori. Io sono sempre accanto a loro e do il massimo supporto. Lo faccio per il calcio e per il mio popolo. Credo che lo sport in generale e il pallone in particolare possano veicolare i messaggi giusti e aiutare la gente in un momento così difficile".

Sheva sulle individualità di Ucraina e Italia

"Come dicevo l’Ucraina è una squadra giovane, gli elementi di valore sono tanti, insieme a Mudryk e Sudakov abbiamo altri talenti. C’è un buon mix fra giovani e calciatori più esperti, già abituati alla concorrenza in campo europeo. Dell'Italia io temo più che i singoli la squadra nel suo complesso. E anche per Luciano Spalletti le motivazioni sono tante. Stimo tanto Luciano, è un allenatore bravissimo, uno dei migliori, e vorrà certamente riportare l’Italia in alto dopo la delusione dell’esclusione dal Mondiale. Il gruppo azzurro è forte mentalmente e ha giocatori di qualità. Non ci regaleranno niente perché la qualificazione conta tantissimo anche per loro, ma noi siamo pronti a batterci Perché questa non è una partita come le altre». Anche per Sheva, e stavolta non soltanto perché di là c’è la sua Italia".