Vigilia speciale per Edy Reja: il ct dell'Albania ospita domani in amichevole l'Italia, e per l'ex allenatore del Napoli sarà impossibile non vivere una partita dalle emozioni particolari, come spiega in conferenza stampa.

Albania-Italia, l'attesa di Reja

"L'affetto per l'Italia lo conoscete e, quando non gioca contro l'Albania, tifo sempre per l'Italia. Domani non posso certo andare contro i miei interessi... Se venisse fuori un 3-3 o un 4-4 sarebbe straordinario. Sarà una festa per noi, un'amichevole migliore non potevo averla. Sono particolarmente emozionato, domani quando sentirò i due inni mi commuoverò, sicuramente".

Reja sull'Italia senza Mondiali

"È stata una delusione un po' per tutti, a volte capitano degli episodi come i rigori e all'Italia è andata male. Mi dispiace molto, ma meno male che Mancini ha deciso di restare per proseguire nel progetto. Sono convinto che farà benissimo. C'è questo 2006, Pafundi, di cui mi parlano molto bene. Con lui, Miretti e Fagioli avrà modo pian piano di far bene, sta lavorando per il futuro e mi auguro possa centrare anche altri obiettivi perché se lo merita".

Reja e l'orgoglio del 3-5-2

"Io il 3-5-2 l'ho utilizzato nel Napoli già 15 anni fa. Ora lo fa Conte, lo fa Mancini... Io ho iniziato 15 anni fa e ho fatto i complimenti anche a Mancini perché con la difesa a tre ha trovato veramente l'equilibrio. Poi alcune prestazioni sono venute bene, altre male, ma questo è un modulo che mi ha dato soddisfazioni. Asllani e Bajrami? Nell'ultima gara in casa contro Israele hanno giocato insieme, se l'hanno fatto è perché possono farlo. È chiaro, però, che hanno bisogno di certi equilibri attorno visto che uno è un trequartista e l'altro un regista di centrocampo. C'è quindi bisogno di chi poi li protegge nell'interdizione".