Qualificazione, quindi, rimandata (eventualmente) a dopo gli spareggi. L'Italia di Ventura ha raggiunto il minimo obiettivo - arrivo agli spareggi da testa di serie - ed entro metà novembre conoscerà il suo futuro. Sarà una tra Irlanda, Irlanda del Nord, Svezia e Grecia la nostra avversaria, e sarà ancora l'ex tecnico del Torino a selezionare gli undici utili per il suo 4-2-4 (o 3-4-3). Nessun traghettatore, nessun erede dell'attuale CT: se cambio in panchina sarà, arriverà solo in caso di mancata qualificazione alla kermesse russa, o dopo i Mondiali (sempre se ci arriveremo). La caccia al suo erede, in ogni caso, è già lanciata: e mentre De Biasi (oggi all'Alavés) schiuma rabbia per la mancata chiamata - 'Un po’ mi sono sentito scippato, ero in vantaggio' - e Ancelotti comunica di voler restare fermo almeno sino a giugno, un nuovo, vecchio, candidato viene portato all'attenzione dei media. Lo fa il Sun, oggi, che rilancia il possibile, clamoroso, ritorno di Antonio Conte sulla panchina azzurra: ormai da anni nel mirino del Milan, il leccese avrebbe già comunicato alla proprietà del Chelsea di non voler restare, oltre giugno 2018. La sua intenzione di tornare in Italia è nota, e per il noto tabloid inglese che titola "Italy eye Conte return" sarebbe proprio in direzione azzurra. Sarà così?