Luciano Spalletti, ct dell'Italia, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara con la Norvegia fondamentale per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Ecco le sue parole riprese da TMW.
Sulla Norvegia
"In una partita di questo livello qui non ci sono differenze. Anche se esistessero per il valore di qualche giocatore, ecco che poi c'è l'importanza della gara che le annulla. E' una partita equilibrata".
Sugli infortunati
"E' chiaro che a fine Serie A si arriva sempre con qualche problemino. Ma poi per quanto riguarda il mio lavoro è difficile dover dire mi manca questo o quello, ho la possibilità di poter scegliere giocatori tra tante squadre e li abbiamo rimpiazzati in maniera corretta. Il logorio e la tensione delle competizioni europee insieme alla lotta Scudetto hanno determinato che si arrivasse con un po' di fatica alla fine. Ci sono questi 2-3 infortuni che ci sono un po' capitati ma li abbiamo rimpiazzati nel migliore dei modi e abbiamo fatto anche nuove conoscenze che ci potranno dare una mano in futuro".
Sul momento dell'Italia
"Se ho dovuto fare più l'allenatore o lo psicologo? Di solito si tenta di fare un po' tutti e due, di far riflettere su quanto sia seducente giocare una partita così anziché farla diventare qualcosa carico di pressione e tensione. Si tenta di allenare entrambe le cose e la risposta è stata corretta, si vede che i calciatori hanno capito l'importanza della gara. E' bene sapere e pensare al fatto che ci giochiamo tanto. Siamo stati scelti per questa partita e questo ci deve far andare sopra tutti i pensieri".
Su Coppola
"Al di là del fatto che ci ho avuto a che fare direttamente questa volta, quelli dell'Under 21 li conosco molto bene perché il rapporto è stretto. Lui è uno di quelli che avevamo sotto osservazione, è un giocatore molto fisico dal punto di vista d'impatto, fortissimo di testa e molto difensivo. E' più marcatore, fa dell'attenzione continua la sua qualità. Ha questa convinzione e può essere scelto per quel ruolo, come ce ne sono un altro paio per quel ruolo lì".
Su Dimarco e Cambiaso
"Li abbiamo trovati in buona condizione. Poi è chiaro che hanno calciatori con determinate caratteristiche e hanno qualità da spendere dentro la partita. E questo cambio di marcia bisogna farlo, a volte sono più importanti quelli che entrano dopo. Valuteremo se uno, se tutti o due... Non è detto però che non siano importanti perché a volte si fa così, i minuti determinanti per risolvere la partita sono quelli del secondo tempo".