Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato a "Sky Sport" dopo il 2-0 ottenuto in Europa League sul campo del Twente.
Sulla partita
"Stasera è andato tutto bene perché la squadra ha preparato bene una partita complicata anche quando eravamo con l'uomo in più, basta vedere come pressavano anche nel secondo tempo. Ai ragazzi ho detto che mi sarei aspettato una prova di personalità perché dovevamo chiuderla, sono molto contento per Gigot che è un giocatore forte. Adesso l'abbiamo riportato dentro a tutti gli effetti. A Dele-Bashiru va creato un percorso, ma è un ragazzo con delle qualità e sono convinto che farà una crescita esponenziale".
Sul modulo
"Ai giocatori fa piacere, la squadra deve sempre avere una parte di emotività. Il bello è un'essenza importante, ai ragazzi dico sempre che la prestazione non la puoi mai sbagliare. Sono contento, stiamo facendo una proposta, anche il passaggio di Torino è stata una crescita. Oggi siamo venuti qui a fare pressione alta, contro una squadra che aveva fatto due grandi partite in Europa. Adesso dobbiamo recuperare e mettere la testa alla prossima gara di campionato".
Sul gioco
"Ci sono state delle situazioni in cui dovevamo fare meglio, ma la squadra questo lo sa. A me piace una squadra che si gioca tutto su un pallone e questo è un aspetto mentale che ti permette anche di trovare la bellezza. C'è stato un momento in cui abbiamo rallentato il palleggio e loro hanno preso qualcosa, ecco questo non deve avvenire. Come allenatore nel momento in cui ho deciso di mettere un attaccante in più alla squadra ho detto che si può fare ma a patto che tutti si sacrifichino e corrano in avanti. La squadra sta facendo questo, c'è molto lavoro da fare e lo sappiamo ma siamo contenti. Nella proposta che faccio durante la settimana devo essere coerente, mi piace stimolare la squadra perché recepisce e io la provoco anche un po', questa è una squadra che deve difendersi attaccando".
Su Tchaouna e il razzismo
"Siamo sempre un po' lì, credo abbia percepito degli ululati, è un tema che non mi piace esporre perché non è il contesto giusto ma vi do la conferma di questo. Abbiamo cercato di tranquillizzarlo, c'è stata anche la situazione spiacevole dei nostri tifosi bloccati in albergo, questa prestazione la regaliamo anche a loro che hanno avuto questo disagio. Il quarto uomo ha capito che ho preferito togliere lui e non Pedro, perché in quel momento non aveva più le condizioni mentali per stare in campo".