E' stato il sogno proibito dei tifosi nerazzurri, ma le trattative, anche per motivi economici, non sono andate a buon fine. Dopo le supposizioni di ieri, nell'intervista a SportMediaset Rafinha è però uscito allo scoperto: forse è stato Spalletti a non volermi. Un dubbio che ha serpeggiato negli ambienti nerazzurri, e tutt'ora aleggia, a maggior ragione dopo le dichiarazioni del diretto interessato. Che si è professato cuore nerazzurro e che proprio contro l'Inter, mercoledì sera al Camp Nou, dovrebbe partire titolare. Promettendo, in caso di gol, di non esultare. 

CREDO SPALLETTI NON MI ABBIA VOLUTO TENERE... - "Spalletti è un grande allenatore ma penso che non mi abbia voluto tenere: l'Inter resta nel mio cuore, credevo di restare, ma alla fine hanno scelto altri giocatori".  

A MILANO SONO STATO BENISSIMO... - "So che in estate i tifosi si sono mobilitati e che hanno creato anche l'hashtag #riprendirafinha: una dimostrazione di grande affetto che ho ricambiato dando tutto me stesso e ricambio tuttora. A Milano sono stato benissimo, un'empatia immediata e naturale. Ancora oggi sono in contatto con i compagni, lo staff medico e i dirigenti: purtroppo però le porte poi si sono chiuse e non penso si possano riaprire. Ma ora sto bene al Barcellona, sono in un ottimo momento".

SE DOVESSI SEGNARE NON ESULTEREI... - "Si sfidano le due squadre in testa al girone, l'Inter è forte e spero tanto possa andare avanti in Champions. Certo, se dovessi giocare e segnare, per rispetto non esulterei: i nerazzurri sono sempre una parte di me". 

A MILANO HO MOLTI AMICI - "A Milano ho molti amici, mi sento spesso con Icardi, lì sono stato benissimo, ho vissuto momenti esaltanti come la qualificazione in Champions conquistata con la Lazio e soprattutto sono tornato a giocare dopo una lunga assenza. Detto questo, però, penso che le porte si siano chiuse questa estate".