Alla vigilia della finale di Europa League con l'Inter arrivano le parole di Julen Lopetegui, tecnico del Siviglia. L'allenatore degli andalusi ha parlato dopo Antonio Conte, che ha sottolineato l'importanza per l'Inter di riportare un trofeo in Italia dopo tanti anni; l'allenatore guida invece un club che è abituato a queste sfide, vista la frequenza con cui è andato in finale negli ultimi anni, ma non vuole che la sua squadra sottovaluti i nerazzurri.
Siviglia, cosa ha detto Lopetegui
Julen Lopetegui ha dichiarato: "L'Inter è una squadra completa e concreta, con ottimi giocatori. Come tutte le squadre di Conte, sa attaccare e sa non subire tante occasioni da gol, è una squadra completa, che affronteremo come abbiamo sempre fatto: puntando sui nostri punti di forza e superando le difficoltà. Siamo una squadra unita, che sa leggere la partita. Dovremo essere riconoscibili e dare la nostra versione migliore".
Le condizioni di Ocampos, le parole su Conte
Lopetegui ha parlato anche delle condizioni di Lucas Ocampos: "Vedremo l'allenamento di oggi. Domani dovremo essere tutti al cento per cento, speriamo anche lui".
Qualche considerazione su Conte: "Sicuramente è italiano nello stile, ma è anche un grande allenatore. Ha un modo di giocare che è sempre riconoscibile, in tutte le squadre che ha allenato. L'Inter gioca come chiede il suo allenatore, ha tanti ottimi giocatori, preparati per poter vincere la Serie A e la Champions League. Questo è vero, ma noi abbiamo grande fiducia in noi stessi, in quello che possiamo fare: siamo molto concentrati".
Il Siviglia ha battuto la Roma, ma Lopetegui vede una sfida differente: "Credo che siano due squadre completamente diverse, da tutti i punti di vista. A livello di schema e di concetti, per questo sarà una partita completamente differente".
Infine un messaggio ai tifosi andalusi: "Abbiamo lottato tanto per arrivare a questa partita, ci crediamo e vogliamo dare la nostra versione migliore. Dobbiamo sfruttare tutte le opportunità che avremo, ai tifosi promettiamo che daremo la vita in campo, ci dispiace che non possano viverla".
