Il sogno per un giocatore di calcio è quello di fare la storia del suo club: Vratislav Gresko in un certo senso l’ha fatta, in quanto nessun tifoso dell'Inter potrà mai dimenticare la sua storia, seppur breve, in nerazzurro. Nomini Gresko ed il pensiero torna automaticamente a quel 5 maggio 2002, quando a trenta secondi dall’intervallo di Lazio-Inter, con i nerazzurri avanti 2-1 e lo scudetto praticamente in mano, subiscono il pareggio per un errore dello slovacco che definire madornale sarebbe generoso. Retropassaggio di testa nell'area piccola, irrompe Poborsky che pareggia i conti. Nella ripresa, poi, dilaga la Lazio che regala praticamente lo scudetto alla Juventus tra le lacrime di Ronaldo. Quella fu ovviamente l’ultima sua partita nell’Inter prima di passare, l’estate successiva, al Parma.
Oggi il giocatore slovacco ha ufficializzato il suo addio al calcio, a 37 anni: “Ho già annunciato che a fine stagione mi ritirerò dal calcio giocato, perché non posso dare di più. Il calcio è la cosa più importante, ma adesso voglio dedicarmi a nuove sfide e magari aggiungere momenti più piacevoli alla mia vita”.