Anche la Premier League ieri ha deciso di fermarsi per l'emergenza Coronavirus che sta colpendo l'Europa intera. Forse negli altri campionati si sono resi conto troppo tardi della gravità della situazione, ed il tecnico dell'Everton, Carlo Ancelotti, non le manda a dire a riguardo. Queste le parole del tecnico in una intervista rilasciata alla Gds: "Ho seguito in televisione con attenzione la conferenza stampa del premier britannico. Mi pare che quassù non si siano ancora resi conto della gravità della situazione. La vita continua a scorrere con una certa regolarità. Eppure ho letto le dichiarazioni di uno dei consiglieri scientifici di Johnson, Patrick Vallance, secondo il quale il sessanta per cento dei britannici nel contrarre il Coronavirus svilupperà l’immunità di gregge".

EVERTON IN ISOLAMENTO? - "Non è proprio così. Non siamo in isolamento, ma sono scattate le misure di prevenzione del caso di fronte alla situazione sanitaria di un calciatore. Il giocatore ora sta meglio, la febbre è calata e questa è la cosa più importante".

PREMIER FERMA - "Era ora. È stata una decisione giusta e corretta di fronte allo scenario di queste ultime ore. Non si poteva andare avanti. La salute è la priorità. Per tutti: squadre, tifosi, media, lavoratori impegnati nel calcio”.

RIPARTIRE DAI PLAY-OFF? - "Chi può sapere che cosa accadrà. Noi, in teoria, dovremmo rimetterci al lavoro il 22 marzo, ma se la situazione generale dovesse peggiorare, come si può pensare alla ripresa del lavoro? Non conteranno le esigenze del calcio, ma la salute delle persone. Se ancora il Coronavirus sarà in piena esplosione, il calcio non potrà ripartire. Playoff o assegnazione dei titoli? Con estrema sincerità, l’argomento non mi interessa. Il calcio, di fronte alla vita e alla salute, va messo da parte”.

IL CALCIO CONTA ZERO - "In queste ore per me il calcio conta zero e mi dà quasi fastidio parlarne. Davvero si parla di calcio di fronte alla tragedia alla quale stiamo assistendo? Ci troviamo a fare i conti con una pandemia, una situazione che nessuno di noi aveva mai vissuto fino ad oggi. Il bollettino dei morti dell’Italia è terribile. In un giorno sono scomparse altre duecentocinquanta persone. La priorità è concentrarsi su questa lotta, tutto il resto non conta”.

IL PENSIERO DI ANCELOTTI - "In questo momento non riesco a scindere Carlo Ancelotti dal resto del mondo: penso a me stesso e penso agli altri. Il conto dei morti in Italia è terribile. Ogni sera leggiamo un bollettino di guerra".

MESSAGGIO AGLI ITALIANI - "L’Italia è stata costretta a capire che, in questo momento, basta con le cazzate e con le leggerezze. Bisogna rispettare le direttive e ascoltare chi ha la competenza per emanare delle regole. Ci sono ordini ben precisi e vanno eseguiti. Bisogna rispettare se stessi, gli altri e le persone che sono al fronte in questa guerra. Provo profondo rispetto e ammirazione per medici, infermieri, volontari”.