Albin Ekdal ci crede. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", il centrocampista dello Spezia ha parlato delle chance salvezza per i liguri e del caso Jankto degli ultimi giorni.

Sull'esperienza allo Spezia

«Cosa sto dando? Un po’ di stabilità, di tranquillità e di esperienza. Ho giocato tante partite in A, cerco di capire cosa serve momento per momento. Voglio essere un punto di riferimento. Semplici? Abbiamo avuto poco tempo finora. Per ora abbiamo cambiato modulo e cercato di fare più possesso: a Udine abbiamo conquistato un buon punto. L’esonero di Gotti ci ha spinto anche all’autocritica: non è mai colpa di una persona sola se le cose non vanno bene».

Sulla gara col Verona

«In questi casi si dice che è una finale: più o meno ci siamo. D’altronde giochiamo in casa contro la squadra che ci segue in classifica. Confidiamo anche nella spinta dei tifosi, che sono sempre positivi. Al Picco siamo più forti che in trasferta, anche se non dovrebbe essere così. I tifosi chiedono solo di vedere la maglia sudata, ci danno un aiuto costante e prezioso».

Sulla classifica

«Il gruppo è buono e questo mi lascia tranquillo. Io ho giocato spesso per la salvezza e raramente ho trovato tanta positività. Nella rosa ci sono molti ragazzi giovani che corrono tanto: hanno talento, ma gli manca un po’ di esperienza e cerco di garantirla io. Non c’è mai nervosismo, tutti pensano solo ad allenarsi bene e alla salvezza. Dobbiamo fare un passo alla volta: dalla Salernitana in giù siamo in lotta per lo stesso obiettivo».

Su Nzola

Se Nzola continua così, va bene... Ma non sarebbe male che segnasse anche qualcun altro. Ma è relativo, conta fare i punti».

Sulla Sampdoria

«Il contratto era scaduto e non mi è stato rinnovato: questa è la risposta diplomatica. Poi la verità è che io ho avuto un serio problema alla caviglia che mi ha condizionato dal dicembre 2021 al giugno 2022: non potevo allenarmi bene, giocavo con antidolorifici e punture. La Samp temeva che non tornassi più al massimo dell’efficienza fisica e quindi non mi ha fatto un’offerta. Lo Spezia, invece, mi ha subito manifestato un forte interesse e sono contento di essere qui. Proverò per sempre un po’ di amore per la Sampdoria: io e la mia famiglia siamo stati benissimo a Genova».

Sul caso Jankto

«Penso che Jankto abbia fatto una cosa molto coraggiosa. Gli auguro di vivere senza insulti e senza problemi. Magari la sua dichiarazione avrà un effetto domino, infondendo coraggio ad altri ragazzi. Ci sono ancora tante cose da sistemare, i tifosi dappertutto si comportano male sotto questo punto di vista. L’obiettivo è che nel giro di poco tempo nessuno pensi più che l’omosessualità sia una cosa strana o peggio».