In molti ricorderanno Saadi Gheddafi, oggi 42enne imprenditore ed ex calciatore libico, terzo figlio di Mu'ammar Gheddafi, ex leader 'de facto' della Libia. Insieme alla politica ed agli incarichi di governo, si rese protagonista anche in campo: oltre che giocatore professionista fu Presidente della Federazione calcistica libica e capitano della Nazionale del suo paese. Iniziò nell'Al-Ittihad, per poi passare nel 2003 al Perugia di Luciano Gaucci (con cui giocò solo una partita, contro la Juventus di cui era socio e tifoso).
Positivo ad un controllo antidoping (era il novembre 2003), venne squalificato per 3 mesi ed ingaggiato, due anni dopo, dall'Udinese (1 presenza in Serie A). Un anno dopo l'ultima esperienza italiana, alla Sampdoria, dove non giocò neanche un minuto. Poi la fine della carriera: tornò protagonista delle cronache internazionali, suo malgrado, qualche anno fa, quando fuggì dalla Libia e rischiò la pena di morte.
Oggi, infine, le ultime, tragiche novità: da Tripoli rimbalza la notizia dell'apertura di un’inchiesta in merito ad un video pubblicato da un sito libico, nel quale si vede proprio Saadi Gheddafi torturato in un carcere delle milizie islamiste.
L'ex calciatore, bendato, viene ripetutamente bastonato e schiaffeggiato dai suoi carcerieri, che gli urlano contro. Gheddafi, terzogenito del colonnello Mu'ammar (di cui è considerato erede anche politico), resta sempre a rischio pena di morte. Gheddafi Jr. venne estradato dal Niger un anno fa e condotto appunto in un carcere di Tripoli, dove si trova attualmente e dove potrebbe esser stato girato il raccapricciante video. L'Onu ha espresso sconcerto in merito all'accaduto, e già ha annunciato che si cercherà di fare chiarezza sull'accaduto.
Le immagini che seguono sono molto violente, e ne è quindi sconsigliata la visione ad un pubblico sensibile.
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