Ogni anno sembra essere quello buono per il City, maledettamente voglioso di spezzare quell'incantesimo chiamato Champions League. Tuttavia è ormai confutato che non appena arrivati alle fasi salienti, gli uomini di Pep sembrano divenire giocatori smarriti e paurosi. Una squadra micidiale per gran parte della stagione, dove anche in difesa sembra impenetrabile (17 clean sheet di squadra, 15 in stagione per Ederson) che d'un tratto sembra liquefarsi al sole. Non volendo credere alla leggenda che narra di sciamani ivoriani furiosi con Guardiola per aver trattato in malo modo l'allora stella dei Citizens Yaya Tourè e tralasciando dunque suggestive maledizioni, si potrebbe pensare ad una mancanza di personalità da parte della squadra e di un filo di presunzione da parte dello stesso allenatore. Errori sotto porta come quelli di un talento come Sterling, si aggiungono alla volontà del mister di schierare al centro della difesa centrocampisti di impostazione piuttosto che marcatori puri. Scelte che, alle volte, il tecnico spagnolo ha pagato duramente. Quest'anno la musica sembra essere cambiata e, svanito il sogno Messi, Pep ha pensato di ritoccare la zona più vulnerabile della sua squadra: la difesa. Dentro dunque Nathan Aké, centrale ex Bournemouth che sa come essere presente in entrambe le aree di rigore, forte fisicamente e dallo stacco perentorio e, fallito il colpo Kalidou Koulibaly ha deciso di consolarsi con l'arrivo di Ruben Dias dal Porto, a fronte di un lauto conguaglio e del cartellino di Otamendi, che ha fatto il viaggio opposto. Dal centrocampo in avanti i Citizens sono una vera macchina da guerra: goal, assist ed un pallino del gioco costante, anche se i tanti infortuni di inizio anno ne stanno minando le scelte. Squadra perfetta per chi gioca al Fantacalcio, bisogna solo chiudere gli occhi, puntare il dito a caso su un calciatore (meglio se è De Bruyne) e gioire per averlo in rosa. 

 

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Come gioca il Manchester City di Pep Guardiola 

Il Manchester City si schiera con un 4-3-3 volto al possesso palla continuo ad aggirare e sfiancare l'avversario. Una volta persa palla, il diktat è quello di effettuare un pressing alto ed asfissiante per recuperarla già nella metà campo avversaria. In porta Ederson ha dimostrato di essere un gatto tra i pali ed un fine regista basso con la palla tra i piedi. Walker a destra ha raggiunto quella maturità tale che gli permette di essere un leader difensivo, pungente in fase d'attacco e solido durante il non possesso. Cancelo resta una alternativa "più leggera". Al centro troviamo calciatori fisicamente imponenti, forti di testa, ma - escluso Otamendi- anche discreti palleggiatori. Inizialmente Laporte ed Aké potrebbero dare più garanzie, ma il mercato ci dirà se le gerarchie cambieranno. Sembrano essere più indietro calciatori come Stones, Otamendi stesso e Garcia. A sinistra Mendy e Zincenko si alterneranno in modo costante. Centrocampo di fosforo, tecnica e pochi muscoli. Rodri sarà il metronomo, con Gundogan pronto a prenderne le veci - Fernandinho potrebbe faticare a trovare spazio- mentre De Bruyne e il giovane Foden (sembra essere lui il predestinato a colmare il vuoto lasciato da David Silva) agiranno come mezzali offensive. In avanti Sterling a sinistra e Mahrez a destra avranno il compito di buttarsi negli spazi il primo e accentrarsi e far male il secondo, con Bernardo Silva e il duttile Foden pronto a dare loro respiro. In avanti Gabriel Jesus sembra non essere mai stato così vicino al Kun Aguero. L'argentino, fermato lo scorso anno per un brutto infortunio, dovrà sudare per scalzare settimana dopo settimana, lo scalpitio del brasiliano. Una squadra che potrebbe anche cambiar modulo nel corso stesso del match, passando ad un 4-2-3-1 con Foden e De Bruyne pronti ad alzarsi sulla linea della trequarti. Una situazione di gioco che non cambia in ogni caso impostazione e caratteristiche dei giocatori stessi. 

 

Probabile Formazione Manchester City

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Ballottaggi, rigoristi e tiratori 

Ballottaggi: Mendy/Zinchenko; Rodri/Gundogan; Walker/Cancelo; Mahrez/B.Silva; G.Jesus/Aguero.

Rigoristi: Mahrez; Jesus; Sterling.

Tiratori: De Bruyne; Mahrez; Gundogan.

Euroleghe, quali calciatori comprare del Manchester City 

I calciatori da comprare del Manchester City al Fantacalcio sarebbero tanti, troppi. Analizzando approfonditamente la squadra, troviamo però chi, in modo netto, spicca rispetto agli altri. 

Ederson 

L'importanza di avere un portiere affidabile al Fantacalcio è ormai cosa nota ed Ederson mostra tutti i requisiti che noi cerchiamo. Portiere sveglio e svelto, fortissimo tra i pali, forte con i piedi e capace di tenere la porta inviolate per la metà delle gare disputate. Lo scorso anno non una gran fantamedia per lui, ma la stagione del City è stata fin dall'inizio tribolata. All'asta sarà un pezzo pregiato, ma se vi sarà possibile, acquistato senza pensarci due volte, con il brasiliano si vola. 

Kevin De Bruyne

Il centrocampista più forte del mondo. Raramente ci sbilanciamo nel dare etichette ad un calciatore, ma nel caso del belga non possiamo fare altrimenti. Centrocampista completo, di corsa, tecnica e quantità; taglia le difese come burro e serve ai compagni cioccolatini da scartare. Gli assist a referto saranno 20 e 13 le reti realizzate. Un calciatore fenomenale che al Fantacalcio non può che far gioire. Ragazzi, avete capito dove siete capitati? 

Phil Foden

Quando Guardiola disse di lui che sarebbe diventato il centrocampista più forte del mondo, furono molti i sorrisi ironici. Bene, da quell'esordio a soli 17 anni, il classe 2000 ha scalato le gerarchie di una squadra super corazzata, divenendo un punto di forza assoluto. Trequartista, mezzala offensiva o attaccante esterno, le sue immense qualità tattiche gli permettono di eccellere in qualunque posizione si trovi. Per lui lo scorso anno si è chiuso in crescendo. 5 reti e 2 assist in soli 890 minuti giocati, la media di un goal ogni due partite. Niente male per chi ha appena compiuto 20 anni. 

 

Euroleghe, quali calciatori non comprare del Manchester City

Sembra essere una pazzia eppure anche nel City troviamo calciatori che potrebbero rovinarci la stagione. Sicuramente in questo caso inciderà parecchio il rapporto crediti spesi/rendimento, un connubio che potrebbe far diventare un flop anche l'acquisto di Leo Messi qualora si dovesse spendere più del dovuto. 

Sergio Aguero

I tifosi del Kun saranno furiosi nel vedere il loro beniamino nella lista dei non consigliati, eppure seguendo attentamente il discorso, vi accorgerete che non siamo dei pazzi visionari. L'argentino non ha ancora risolto il grave infortunio al ginocchio della passata stagione, in più ha dietro di sé un giovane vogliosi di mettersi in mostra e giocare il più possibile come Gabriel Jesus. Altro aspetto da considerare con attenzione, sarà la risonanza del suo nome in fase d'asta che potrebbe farlo salire a dismisura, scatenando rilanci al momento ingiustificati. Fate attenzione e in caso, a malincuore, mollate la presa. 

Aymeric Laporte

Tempi bui per l'ex difensore dell'Athletic Bilbao. Il difensore tanto desiderato da Guardiola potrebbe non essere più nelle grazie dell'allenatore. Arrivato per una cifra astronomica, si è rivelato un buon difensore, ma niente di trascendentale. Bravo con i piedi e forte di testa, mostra più di una lacuna quando deve affrontare l'avversario nell'uno Vs uno e raramente riesce a completare una stagione senza qualche acciacco. Il City ha preso Aké e Ruben Dias, segno evidente che per l'ex Bilbao si tratti di una sonora bocciatura.

Gabriel Jesus 

Penserete che siamo davvero impazziti, ma non è così. È vero che abbiam messo Aguero nella lista dei non consigliati, ma è altrettanto vero che non è detto che l'alternanza tra i due possa giovare al brasiliano. Il ragazzo giocherà di più, ma a volte sembra non reggere la pressione e le aspettative sul suo conto. Pur essendo titolare per l'assenza di Aguero, il brasiliano risulta essere il più sostituito degli uomini davanti. Ed inoltre è spesso capitato che Guardiola preferisse Sterling in zona centrale piuttosto che affidarsi a lui. 14 le reti lo scorso anno in 34 gare. Numeri decisamente non da top player che, alle Euroleghe, assumono contorni mediocri. Ci serve di più, tanto di più.