Nove stagioni all'Atletico Madrid, nove stagioni ricche di vittorie e attestati di stima. Ora, per Diego Godin, è il momento di confrontarsi con una nuova sfida chiamata Serie A. Lo aspettano con trepidante ansia l'Inter e anche i tanti fantallenatori che già pensano di prenotarlo per la prossima asta estiva. Ma sarebbe davvero un buon colpo?

A leggerne i numeri, la risposta non può che essere affermativa. Il centrale uruguagio classe 1986, per la settima Liga di fila, si appresta a tagliare il traguardo minimo delle 30 presenze. Senza considerare le tantissime apparizioni nelle coppe europee e quelle in Nazionale, dove con 126 partite disputate è primatista assoluto. E il vizietto del gol? Di certo non gli manca: 17 centri in 9 tornei, praticamente due di media l'anno, con il picco di 4 marcature nel 2014. Per fare un parallelismo, un po' come i 'nostri' Acerbi, Di Lorenzo, Ansaldi e lo Skriniar visto all'opera fino a qualche mese fa. Lo stesso Skriniar oggi a secco e al fianco del quale dovrebbe giocare. 

Già, perché l'unica perplessità riguarda proprio come Godin si inserirà nella difesa nerazzurra. Se confermata la linea a quattro, andrebbe a giocarsi il posto da titolare ragionevolmente con De Vrij al fianco proprio dello slovacco. A meno che non si passi a tre dietro. O che il mercato riservi sorprese clamorose. Una cosa è certa: meglio averlo nella propria rosa che contro...