Niente Inter e soprattutto niente Manchester City per Lionel Messi, che giocherà ancora con la maglia del Barcellona. Dopo tanti silenzi, ipotesi, supposizioni, la Pulce argentina ha voluto dire la sua verità, dissipando tutte le incertezze del caso e chiarendo le colpe del Presidente Bartomeu nel corso di questa lunga telenovela di mercato. E lo ha fatto tramite il sito goal.com.

Messi: tutta la verità!

"Ho detto alla società, soprattutto al Presidente, che volevo andare via. Gliel'ho detto durante tutto l'anno. Pensavo che fosse il momento di farsi da parte. Credevo che il club avesse bisogno di gente più giovane, di gente nuova, e pensavo che si stava per concludere la mia avventura al Barcellona con grande dispiacere, perché ho sempre detto che avrei voluto chiudere qui la mia carriera. Gliel'ho detto al presidente e il presidente mi ha sempre detto che alla fine della stagione avrei potuto decidere se andarmene o se restare e alla fine non ha mantenuto la sua parola. Non è un problema di soldi. Sentivo che avevo bisogno di cambiare, di nuovi obiettivi, di cose nuove". 

"Mi sono sentito ferito dalle cose che ho sentito dalle persone, dal giornalismo, dalle persone che mettono in dubbio il mio Barça e dicono cose che penso di non meritare. Ogni anno potevo andarmene e guadagnare più soldi che a Barcellona. Ovviamente ho avuto difficoltà a decidere. Non viene dal risultato del Bayern, viene da tante cose. E la verità è che non c'è stato nessun progetto o altro da molto tempo, si destreggiano e coprono buchi mentre le cose vanno. Come ho detto prima, ho sempre pensato al benessere della mia famiglia e del club".

"Quando ho comunicato la mia volontà a mia moglie e ai miei figli è stato un dramma. Tutta la famiglia è scoppiata a piangere. Ho guardato oltre e volevo competere ai massimi livelli, vincere titoli, competere in Champions League. Puoi vincere o perdere, perchè è molto difficile, ma devi competere. Almeno competere e non crollare come a Roma, Liverpool, Lisbona. Come detto, pensavo ed ero sicuro che fossi libero di andar via, il presidente ha sempre detto che alla fine della stagione potevo decidere se restare o meno. Adesso si aggrappano al fatto che non l'ho detto prima del 10 giugno, quando è chiaro che il 10 giugno eravamo in corsa per La Liga nel mezzo di questo tremendo coronavirus e che questa malattia ha alterato tutta la stagione. E questa è la ragione per la quale resterò al Barcellona. Adesso resterò perché il presidente mi ha detto che l'unico modo di andar via è pagare la clausola di 700 milioni di euro, e questo è impossibile. C'era un altro modo ed era andare in tribunale. Ma non farei mai causa al Barcellona perché è il club che amo, che mi ha dato tutto sin da quando sono arrivato, è il club della mia vita, ho passato la vita qui. Il Barça mi ha dato tutto e io ho dato tutto. So che non mi è mai passato per la testa portare il Barcellona in tribunale".

La decisione di Leo Messi (Getty Images)
La decisione di Leo Messi (Getty Images)

Messi, il futuro è ancora nelle Euroleghe

Grande delusione per chi sperava di vedere Leo Messi in Italia, tuttavia i fantallenatori possono consolarsi: il campione argentino sarà ancora disponibile nelle Euroleghe. Messi sarà uno dei top del prossimo campionato; pur avendo ammesso che avrebbe voluto lasciare il Barcellona, la Pulce darà senz'altro il massimo per la squadra blaugrana.