E adesso quello che sta accadendo tra Bergessio, la Sampdoria e la Lazio sta diventando un rebus. Smentite, conferme, tweet e retweet ambigui. Poi le parole di Osti, che prima aveva detto che l'argentino sarebbe restato: "Bergessio resta nel mirino della Lazio": il che è una verità, perché a Pioli Klose (ed il giovane, rientrante, Perea) non può bastare. Ecco perché almeno una punta arriverà: e la priorità resta, a quanto ci risulta, sempre l'ex Catania.

 

L'accordo col giocatore (che ha deciso di lasciar Genova dopo il doppio arrivo di Eto'o e Muriel), quantomeno sulle cifre, c'è già: 1.3 milioni a stagione, 700 mila euro sino a fine stagione. Il problema sta nella formula: né la Samp né il giocatore vogliono il prestito con diritto di riscatto. Perché Bergessio vuole concludere con continuità una carriera comunque importante, e il Doria non vuole ritrovarsi con troppe punte sul groppone a fine anno. Ecco perché Osti ha imposto a Tare l'obbligo di riscatto. Un punto difficile da sbrogliare, considerato che in estate, con il quasi certo addio di Klose, la Lazio comprerà un altra punta e non vorrebbe intasare il reparto, quando tornerà Djordjevic.

Le alternative restano fondamentalmente due: Pazzini, che con l'arrivo di Destro è stato offerto alla Juve, ed a cui Lotito ha offerto un contratto da 18 mesi. Pochini, per un trentenne che ancora vuole giocare almeno altri 4-5 anni a buon livello. L'ultimo nome è quello di Matri, attualmente infortunato (tornerà tra poco più d'un mese) ma che potrebbe andar via se il Genoa dovesse chiudere per un'altra punta da affiancare a Niang (Borriello, Cassano o Pavoletti).  

E Bergessio? Se non fosse Sampdoria potrebbe essere un ritorno in Francia l'unica soluzione. A bussare alla porta del club genovese nelle ultime ore, difatti, è tornato il Bastia.