Morata al Milan come primissima scelta del club meneghino? Vero, verissimo. A questo punto anche probabile, visto che dopo il sì di ieri alla proposta rossonera da parte del diretto interessato (7 milioni a stagione per 4 anni) lo spagnolo ha sostanzialmente comunicato al Real Madrid la volontà di lasciare il club campione della Liga. Lo confermano oggi in patria, dove si scrive di un Alvaro "frustrato", voglioso di poter dimostrare di essere in grado di ricoprire il ruolo di "9" titolare dei blancos. Cosa peraltro suffragata anche dai numeri suoi e del suo diretto rivale, il più esperto Benzema, autore di 19 gol stagionali (in circa 3160 minuti giocati) a fronte dei suoi 20 (in soli 1870', alla media di uno ogni 93 minuti circa). Il problema sostanziale, al momento, sta nelle cifre. Mirabelli, che con il Real Madrid già in tempi non sospetti ha avviato una sorte di informativa anche per Kovacic, non vorrebbe superare un esborso già importante di 55 milioni. Il Real Madrid, dalla sua, non intende scendere al di sotto dei 70. Una cifra certo non facilissima da raggiungere, per il Ds rossonero, che arrivato a certe soglie inizierebbe più che altro a vagliare il più quotato Belotti (per il quale però Cairo dovrebbe accettare anche delle contropartite): più giovane di un anno, italiano, di dichiarata fede rossonera, e probabilmente anche valutato in assoluto un calciatore di prestigio superiore, rispetto all'ex bianconero. Montella, dalla sua, preferirebbe invece Morata: fisicamente solido (1.89 m per 82 chili, ben distribuiti) ma con piedi da regista offensivo, e spiccata indole da manovratore. Il Gallo, invece, un po' come Aubemayang viene visto come uno splendido, ma semplice, finalizzatore. Un po' alla Bacca (che porterà nelle casse rossonere circa 22 milioni), per intenderci: uno con cui il feeling non è mai scattato realmente. E tra l'aeroplanino ed, eventualmente, Alvaro? Staremo a vedere se ce ne sarà occasione.