"Non utilizzeremo mai la clausola per Pjanic". Era il 31 maggio scorso, e Beppe Marotta parlava così in merito all'eventuale acquisizione del bosniaco, che arriverà, pochi giorni dopo, proprio attraverso il pagamento della clausola rescissoria, fissata dalla Roma. Un film già visto, insomma: le schermaglie messe in scena, a telecamere spiegate, dal patron del Napoli e dall'A.D. bianconero sembrano tanto richiamare alla mente la lunga questione legata a Miralem, su cui alla fine la società giallorossa ha scaricato le responsabilità dell'addio, ed incassato i 38 milioni senza batter ciglio. 


Di fondo, c'è solo la richiesta dichiarata, da parte del Napoli, di incassare 47.5 milioni, ed entro il 31 luglio, data in cui scadrà la clausola rescissoria da 94.7 milioni prevista dal contratto di Higuain: ovviamente si tratta della prima delle due eventuali tranches di pagamento, che Marotta ieri ha provato, inutilmente, a trattare con l'inserimento, nell'affare, dei cartellini di Rugani, Sturaro e Pereyra

Una cifra alla quale, però, la Juventus potrebbe arrivare con relativa tranquillità, anche senza cedere Pogba - che comunque resta l'affare in uscita più probabile, anche più di Bonucci - ma limitandosi a piazzare alcuni degli esuberi e delle seconde scelte. In lista di sbarco ci sono Zaza (25 milioni), Isla (5), Pereyra (15), Sturaro (15), Hernanes (8) ed eventualmente Rugani (a 30, è la seconda scelta del Milan in caso non arrivi a Musacchio e la prima dell'Everton). Soldi relativamente facili, da ottenere, che farebbero facilmente raggiungere la soglia degli 85-90 milioni, che comprenderebbero anche la prima parte del pagamento (circa 12 milioni) alla Dinamo Zagabria per Pjaca, atteso entro il fine settimana a Torino per le visite mediche

Il 'Per ora...' di Marotta, insomma, riecheggia ancora forte, in attesa che la società bianconera vada a gestire anche il mercato in uscita con la stessa efficacia di quello sinora fatto in entrata. Senza dimenticare che anche l'Arsenal e l'Atletico, che non hanno problemi di liquidità di cassa, restano sul chi-va-là. Se ne saprà di più tra una settimana esatta, quando lo stesso Higuain, atteso a Dimaro per aggregarsi ai suoi compagni, sbarcherà in Italia. A quel punto, per il Napoli, potrebbe realizzarsi lo strappo decisivo. Ma solo da parte del diretto interessato, perché De Laurentiis, dalla sua, è stato chiaro: il Pipita andrà via solo se qualcuno si renderà disponibile a pagare la clausola.

Ezio Azzollini