Prima Cerci, poi Pepito Rossi. Il 4-0 col quale il Genoa ha annichilito il Genoa è servito a placare la contestazione dei tifosi nei confronti di Gasperini e Preziosi, a dare nuova linfa alla classifica dei liguri, ma anche a dare un boost di mercato che ora le condizioni al contorno potrebbero tramutare in realtà. E' attesa per stasera, difatti, la risposta finale del fondo qatariota che detiene parte del cartellino dell'ala di Velletri in merito al 'giro' di prestito ai rossoblu, che dalla loro hanno già il benestare di Milan, Atletico e, soprattutto, del ragazzo, voglioso di rilanciarsi nel prossimo semestre per continuare a sperare nella chiamata azzurra. L'addio di Perotti, d'altro canto, è alle porte, ed il progetto tecnico-tattico che Gasperini vorrebbe innestare nelle prossime settimane è chiaro e duplice: 3-5-2 con Rossi e Pavoletti di punta, 3-4-3 con Cerci e Suso ali e Pavoloso riferimento centrale.

 

Un Grifone a due teste, quindi, per due trattative di mercato che però devono ancora essere ufficializzate. E se per Cerci è solo una delle quattro parti in gioco ad essere ancora in bilico, per quanto concerne Rossi serve che sia il Genoa che la Fiorentina trovino un punto d'incontro. Il ragazzo, ormai ai margini del progetto viola, ha già detto sì, e la società gigliata ha dato l'OK al prestito: il problema risiede nelle cifre e nelle modalità. Preziosi per ora è fermo a quota 4 milioni, oggettivamente pochi per un ragazzo che sì è fermo ormai da tempo, ma che potenzialmente può tornare ad essere un crack. La Fiorentina - che al suo posto sta per prendere Tello -  l'ha aspettato, curato e rigenerato, e non vuole perdere tali potenzialità, se non a fronte d'un ritorno economico importante, superiore ai 10 milioni. Troppa la distanza, quindi, a meno che entrambe le società non si 'accontentino' del prestito secco. Gasperini, intanto, aspetta entrambi: la salvezza del Genoa non può non passare dai piedi di due come loro, Rossi e Cerci. Al pari del loro rilancio personale.