Sembrava essere iniziata sotto una buona stella, evidentemente poi oscuratasi, l'avventura francese di Stephan El Shaarawy. Volato in Francia dopo essere stato ritenuto sacrificabile dal nuovo Milan di Mihajlovic, il cui rapporto col Faraone è durato meno di uno scatto fotografico rubato in estate, l'attaccante - che Conte ha dimostrato di tenere in considerazione per la sua Italia - sta vivendo ora una situazione paradossale al Monaco, che sembrerebbe stare facendo di tutto per "evitare" di doverlo riscattare a giugno e versare gli oltre 15 milioni di euro necessari per l'acquisto nelle casse del Milan.

 

Il riscatto di El Shaarawy è infatti legato al numero di presenze del giocatore, 20 con un minutaggio predeterminato o 25 totali, considerando anche quelle al di sotto dei minuti stabiliti. A conti fatti mancano soltanto due presenze, ma i segnali lanciati nelle ultime giornate non sono certo confortanti: da inizio novembre El Shaarawy ha giocato pochissimo, ed in alcune occasioni, come contro il Bastia, non è stato neanche convocato per scelta tecnica. Stessa scelta che si è ripetuta per il match di Coppa di Lega contro il Bordeaux: la sensazione, appunto, è che il Monaco abbia deciso di non utilizzare più El Shaarawy, problema che pone il Milan in una situazione alquanto scomoda, visto che il tesoretto ipotizzato, a conti fatti, potrebbe andare perduto.

 

Le alternative sono allora quello di un ritorno in Italia - il Genoa, ad esempio, lo accoglierebbe a braccia aperte, così come la Lazio, con la quale si è ipotizzato uno scambio con Keita - o nella permanenza in Francia supportata però da un progetto tecnico che consenta ad El Shaarawy di giocare e far incassare al Milan quella cifra che il club si aspettava.